Se per diversi decenni le 7 meraviglie del mondo, dalle Piramidi alla Grande Muraglia, sono state sempre le stesse, nell’Era di Internet c’è chi ha voluto mescolare un po’ le carte, ed ha chiesto alla popolazione di internauti di votare le proprie meraviglie. Ma non si è trattato stavolta di votare le più belle opere della storia umana, ma di quelle della natura, visto che si chiedeva agli utenti di votare le 7 meraviglie naturali.
Ad indire questo concorso è stato Nwe 7 Wonders, un’organizzazione noprofit che si è autofinanziata e che ha selezionato inizialmente decine di meraviglie naturali mondiali per poi chiedere alla popolazione di internauti quali preferiscono.
Così, parlando di meraviglie della natura, non poteva non esserci la Foresta Amazzonica, il più grande polmone del mondo che oggi è messo in grave pericolo a causa della deforestazione, spesso illegale, che avviene in Sudamerica, visto che la più grande vegetazione mondiale tocca tantissimi Paesi (Brasile, Bolivia, Colombia, Venezuela e tanti altri), e dunque diventa complicato coordinare le strategie di conservazione. Ad ogni modo la speranza è che questo riconoscimento possa accendere i riflettori, ancor più di com’è oggi, sull’area e spingere ulteriormente le istituzioni a proteggerla.
A parte la foresta Amazzonica e poche altre eccezioni, ad esultare è soprattuto l’Asia, forse perché essendo il Continente più popoloso aveva un maggior numero di utenti che potevano votare, e dunque hanno preferito i posti a loro più vicini. Ad ogni modo la seconda delle meraviglie votate è Halong Bay, una baia che si trova in Vietnam composta da migliaia di isolette Paradiso delle biodiversità, dato che contengono centinaia di specie di pesci e molluschi in quantità che raramente si trovano in altri luoghi.
Altri luoghi asiatici che hanno ottenuto un certo successo sono l’isola di Jelu, in Corea del Sud, un’isola che contiene al suo interno un vulcano alto 1950 metri e tutt’intorno la bellezza di 360 isolette vulcano satellite; le isole di Komodo, contenute nel parco nazionale di Komodo in Indonesia, che ospitano il famoso drago di Komodo ed altre specie protette terrestri e marine; ed il fiume sotterraneo di Puerto Princesa, nelle Filippine, il quale nonostante abbia il suo letto sotto una montagna, è perfettamente navigabile. E’ facile immaginare lo scenario che si apre di fronte agli occhi del visitatore, fatto di stalattiti e stalagmiti, numerose camere e caverne e persino alcuni alberi tra i più antichi al mondo.
Gli altri non asiatici sono le cascate di Iguazu, una delle più larghe al mondo, che si trovano tra Brasile e Argentina, e la Table Mountain, un altopiano sudafricano che ospita oltre 1.400 specie di piante ed alcune specie animali a rischio estinzione. E gli italiani? In lizza c’erano anche il monte Cervino ed il Vesuvio, ma evidentemente non sono piaciuti abbastanza.
Canguro 16 Novembre 2011 il 11:33 am
Eh certo che sono tutte in Asia, qua in Europa abbiamo già distrutto tutto…!!! E comunque come si fa a competere con le cascate Iguazu o il fiume sotterraneo delle Filippine??