Non ora, ma tra un po’, quando l’emergenza sarà alle spalle.
Così ha esordito questa mattina il premier Naoto Kan, dopo alcune settimane dal disastro nucleare in Giappone. La situazione non è ancora stabile e le centrali del Paese non hanno raggiunto un livello sufficiente di sicurezza, eppure nel Sol Levante già si pensa al futuro e a “rivedere tutta la politica energetica”.
Se negli anni passati il Giappone ha investito nel nucleare per contribuire ad abbattere il riscaldamento globale e per fermare i cambiamenti climatici, ora l’utilizzo dell’uranio non è più l’unica soluzione possibile. Una soluzione, ricordiamo, dispendiosa, non sicura per l’ambiente e certamente non all’avanguardia.
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[Fonte: Ansa]
[Foto: eurosapiens]