La centrale nucleare di Caorso, in provincia di Piacenza, verrà smantellata in quattro fasi che porteranno alla sua completa bonifica entro il 2025, anno in cui il sito potrà finalmente tornare a essere utilizzato per altri scopi.
Il piano per smantellare la centrale nucleare di Caorso è stato da poco reso noto. L’ex centrale verrà bonificata nel corso di quattro fasi separate: dalla demolizione dell’edificio off gas e dall’adeguamento dei depositi temporanei presenti si passerà alla delicata fase di decontaminazione e quindi smantellamento dell’edificio contenente il reattore, dopodiché verranno consegnati al Deposito Nazionale i rifiuti generati e si passerà all’abbattimento del resto degli edifici e alla rimozione dei depositi temporanei, per giungere infine alla bonifica completa del sito entro il 2025. I lavori, come sempre accade in questi casi, richiedono di fatti svariati anni e si calcola che genereranno 320 mila tonnellate di materiali metallici che potranno essere riciclati, mentre i rifiuti che presentano tracce di radioattività verranno gestiti dai responsabili del Deposito Nazionale.
Operazioni inevitabilmente (o quasi) lente, a maggior ragione se si pensa che già il 62% dei materiali metallici sono già stati smaltiti e la radioattività già abbattuta del 99% rispetto ai valori originari. Dopo la decontaminazione del circuito primario, l’abbattimento delle torri di raffreddamento, la decontaminazione di una buona parte dei rifiuti metallici, l’allontanamento del combustibile nucleare dal sito, la rimozione degli apparati dell’edificio turbina e molto altro ancora, la strada da percorrere per arrivare alla completa bonifica del sito prevede altri 13 anni di lavori, ma, nondimeno, la strada è stata tracciata, e i cittadini di Caorso e dintorni possono guardare al 2025 come all’anno in cui l’intero sito potrà tornare al territorio, potrà ridiventare parte del territorio comunale. Potranno guardare al 2025 come all’anno in cui mettere “una croce sopra” a una delle vecchie e ingombranti centrali nucleari della nostra penisola.
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