Dopo l’addio definitivo al nucleare di Germania, Svizzera e Italia, un altro Paese europeo potrebbe presto unirsi al club. Stiamo parlando della Gran Bretagna in cui il progetto della centrale nel Somerset ha scatenato un vero e proprio putiferio. Dopo mesi di proteste e rinvii, non solo il progetto è molto vicino alla cancellazione, ma un’indagine europea potrebbe costringere il Paese all’uscita definitiva dal nucleare.
Ma andiamo con ordine e spieghiamo la vicenda dall’inizio. Nel Somerset c’era in progetto di costruire una centrale nucleare già anni prima di Fukushima. La popolazione residente non è che vedesse questa decisione con buon occhio, ma dopo l’incidente giapponese si è rivoltata ed ha avviato una serie di manifestazioni che di fatto ne hanno bloccato i lavori. Inizialmente era stato il Governo stesso a chiedere di rivedere le norme di sicurezza, ma poi quando ha dato l’ok alla costruzione è stata la popolazione a bloccarla.
Nel tempo i costi sono lievitati, l’investimento stava diventando mastodontico tanto che le aziende britanniche che sostenevano l’EDF, proprietaria della centrale fantasma, hanno cominciato a ritirarsi. Prima il colosso francese ha cercato supporto in Gran Bretagna, poi si è rivolta addirittura a partner cinesi o di altre parti del mondo. Fino a questa settimana quando la Commissione Europea ha aperto un’indagine per un presunto finanziamento illecito del Governo proprio alle aziende che volevano costruire la centrale.
Secondo l’accusa la parte che avrebbero dovuto fare le aziende private in realtà la stava coprendo il Governo finanziando con le tasse il progetto. L’UE ha bloccato tutto ed ha annunciato che ci possono volere 18-24 mesi fino alla fine dell’indagine. Ciò significa che per due anni non si poserà nemmeno una pietra e per cui la Gran Bretagna sarà costretta a rivedere la propria strategia energetica. Il problema infatti non riguarda solo la centrale del Somerset, ma anche tutte le altre ancora sulla carta che presentano gli stessi disagi. Per questo ora si rende necessario rivedere i propri piani e, molto probabilmente, escludere il nucleare dal futuro del Paese.
[Fonte: the Guardian]
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