Nonostante la Germania sia uno dei Paesi che più di altri stanno accelerando la fine dell’era del nucleare, i cittadini non sono ancora contenti e ieri sono scesi nuovamente in piazza in una manifestazione che, vista da qualche migliaio di chilometri di distanza, fa rabbrividire.
In oltre 20 città tedesche una folla oceanica di più di 160.000 persone è scesa in strada in assembramenti talmente folti che anche la polizia non ha potuto negare che in alcune città ci fossero non meno di 20-25 mila persone. L’urlo della manifestazione era “Atomkraft – Schluss” (fine dell’energia nucleare). L’azione è servita per inviare un messaggio forte e chiaro al Governo che sembra piuttosto incerto sul futuro energetico della Germania.
Il partito di Governo, il CDU, ha fatto un brusco dietro-front dopo il disastro di Fukushima in Giappone. Dopo avere, in un primo momento, ritrattato sull’iter avviato nel precedente mandato della chiusura progressiva delle centrali nucleari, la cancelliera Angela Merkel aveva allungato la loro vita utile. La CDU insisteva sul fatto che estendere la vita delle centrali, solo a fronte di un’adeguata prova della sicurezza, sarebbe stata una strategia che avrebbe consentito alle tecnologie rinnovabili di prendere tutto il tempo di cui avevano bisogno per potersi sviluppare, obbligando gli operatori del campo del nucleare ad investire una grossa fetta dei profitti in un fondo a sostegno della ricerca sulle energie alternative.
Dopo Fukushima, il panorama politico è cambiato bruscamente. Il popolo è sceso in piazza per chiedere la chiusura delle centrali immediatamente, e per calmare gli animi il partito di Governo aveva accettato. Poi però, all’inizio di questa settimana, un comitato apparentemente indipendente, ma sostenuto proprio dalla CDU, ha pubblicato uno studio secondo il quale la Germania avrebbe potuto mantenere attive le centrali nucleari per almeno un altro decennio. Si spiega così la rabbia dei manifestanti anti-nucleare che si sono sentiti costretti a scendere di nuovo in piazza con la speranza di far cambiare idea al Governo. Vedremo se stavolta la Merkel prenderà una decisione definitiva.
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[Fonte: Treehugger]
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