Sono anni che gli ambientalisti, ma anche gli scienziati di varie discipline (e pure noi) affermiamo che il nucleare è la forma di produzione energetica più pericolosa del mondo. Nonostante questo si continuano a costruire centrali. Qualcosa però sta cambiando. Se ne dev’essere accorta anche la Corte d’Appello americana che con una sentenza che potrebbe fare storia ieri ha bloccato la costruzione di 19 centrali nucleari.
La motivazione alla base della sentenza è stata che il combustibile nucleare esaurito:
pone un pericoloso rischio a lungo termine per la salute e per l’ambiente.
Nulla di nuovo, direte voi. Purtroppo lo è per gli americani, visto che il partito dei sostenitori del nucleare è molto forte, e fa proseliti anche da noi. Ad ogni modo questa sentenza ha costretto la Commissione per la regolamentazione nucleare a bloccare tutte le decisioni in attesa di licenza. Si tratta di 9 licenze di costruzione ed esercizio, 8 rinnovi di licenze, una nuova licenza di esercizio ed un permesso per le attività preliminari su un nuovo sito.
Nella delibera la Commissione ha annunciato di star cercando il modo di risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti nucleari. Ma non è di certo l’unico, anche se rimane il più evidente. Prima di esultare però bisogna andarci cauti. La Commissione ha infatti tranquillizzato coloro che avevano già ricevuto l’ok alla licenza in quanto la loro attività va avanti, ed il problema si presenta solo per le licenze nuove. Si tratta di un duro colpo per il comparto nucleare in quanto molte centrali presenti negli Stati Uniti sono molto vecchie ed alcune, come una presente ad appena una sessantina di chilometri da New York, sono state chiuse per essere sostituite da altre nuove. Ma se le autorizzazioni non vengono concesse, l’energia nucleare in America sarà sempre meno.
Non possiamo di certo illuderci che si arriverà come in Giappone in cui per poco più di un mese il Paese è stato nuclear-free, ma almeno possiamo sperare in una diminuzione della produzione di energia nuclere. A confermare questa tesi c’è anche una recente analisi che ha dimostrato come se la centrale newyorkese fosse spenta, la città non ne risentirebbe perché nella regione c’è energia sufficiente al funzionamento senza che se ne senta la mancanza. Chissà, magari questa sentenza segna l’inizio del declino dell’energia nucleare nel mondo.
[Fonte: Treehugger]
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