La prima gaffe del neo ministro Zanonato è stata immediatamente stroncata dagli ambientalisti. L’uscita poco felice rilasciata ai microfoni di Radio 2 secondo cui non si deve demonizzare il nucleare e che, se ci fossero i siti giusti, se ne potrebbe parlare anche in Italia, ha fatto insorgere l’intero mondo ambientalista, ed ha persino fatto risorgere un politico che era sparito dalla scena come Antonio Di Pietro, promotore del referendum antinucleare.
Marco Ciarafoni, portavoce nazionale degli Ecologisti Democratici è subito inveito:
E’ sull’economia verde che si ricostruisce il paese. Il nucleare è definitivamente uscito di scena, un capitolo da non riaprire non solo per ragioni ambientali e per i problemi irrisolti legati alla sicurezza, ma anche per i costi insostenibili e per ragioni strategiche. Dal ministro ci aspettiamo un impegno serio e rigoroso per sviluppare politiche energetiche che abbiano come priorità l’efficienza energetica e le rinnovabili, settori strategici che rappresentano oggi, nel tempo della crisi, occasione di sviluppo e di lavoro.
Contro la dichiarazione del Ministro per lo Sviluppo Economico si è schierato anche il PD per voce della sua responsabile all’ambiente Stella Bianchi che ha ribadito che non è intenzione del partito riparlare di nucleare in quanto non è sicuro e non sono state risolte le questioni riguardanti le scorie radioattive ed i costi eccessivi. Sulla stessa scia sono stati anche i commenti di tutti i partiti di sinistra, compreso quel Di Pietro che ha fatto del referendum anti-nucleare il suo cavallo di battaglia, e che ha ribadito che, in caso fosse ripreso l’argomento dal Governo, farà valere la volontà degli italiani in tutte le sedi.
Tutta questa sorta di sommossa popolare ha portato così Zanonato a precisare il suo pensiero. Ventiquattro ore dopo l’intervista il Ministro si è rifatto sentire ed ha specificato che, anche se conferma le sue parole, in Italia non esiste un sito considerato sicuro per una centrale nucleare, e quindi il problema non si pone. Possiamo tirare un sospiro di sollievo, anche se saremmo stati più felici se sulla questione si fosse espresso il Ministro dell’Ambiente Orlando che invece ha evitato ogni commento.
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la-sua-risposta 9 Maggio 2013 il 10:36 pm
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