I tecnici per la sicurezza nucleare in Giappone, dopo i proclami rassicuranti dei giorni scorsi che parlavano di situazione sotto controllo, hanno lanciato questa mattina un nuovo allarme. La nuova paura riguarda il nocciolo di un reattore, il numero 3 (il più pericoloso perché contiene plutonio) della centrale nucleare di Fukushima, che potrebbe essersi danneggiato, causando una perdita di elevati livelli di radiazione.
La crescente incertezza sullo stato del reattore ha spinto il Governo ad invitare nuovamente le persone che vivono entro un raggio di 30 km a lasciare le loro case temporaneamente. Secondo i dati forniti dal portavoce del capo del Governo, Yukio Edano, dovrebbero essere 130.000 gli abitanti della zona che dovrebbero lasciare le loro case, anche se dicono non ci siano rischi per la salute.
Nella giornata di ieri tre operai sono stati esposti ad una quantità di radiazioni pari a quelle a cui sono esposti in un intero anno, aggravate dalla situazione in cui lavoravano, con i piedi nell’acqua, nel tentativo di raffreddare il reattore numero tre.
L’acqua contaminata conteneva 10.000 volte la quantità di radiazione dell’acqua che circola in un reattore che funziona normalmente
ha ammesso Hidehiko Nishiyama, portavoce dell’agenzia sulla sicurezza nucleare del Giappone, il primo ad aver ammesso un possibile danno al reattore. Due operai hanno ricevuto ustioni da radiazione beta alle gambe e sono stati ricoverati in una struttura specializzata nella cura delle radiazioni.
Intanto il Governo brancola nel buio. Edano ha affermato che la fuga di radioattività è rimasta sconosciuta, tanto da non sapere se la radiazione che si è notata in queste ore proveniene dal reattore stesso o addirittura da un’altra fonte come la vasca contenente le barre di combustibile. Per questo oggi l’Agenzia deciderà se innalzare il livello di allarme al 6 (che significa “incidente grave”) su una scala di 7 (per intenderci, 7 equivale al disastro di Chernobyl), o se rimanere al quinto livello, segno che la fonte è stata individuata ed è possibile controllarla.
La sensazione è che i messaggi tranquillizzatori non siano corrispondenti alla realtà, ma servano solo per tenere buona la popolazione, dato che si stanno facendo passi indietro rispetto ai giorni scorsi. I reattori 1 e 2, per i quali era stata riattivata la corrente elettrica ed erano nuovamente sotto controllo, sono stati nuovamente abbandonati a causa dell’innalzamento della radioattività. Di conseguenza bisogna sperare che i meccanismi automatici funzionino a dovere e che non ci siano perdite di potenza, altrimenti ci ritroveremmo al punto di partenza.
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[Fonti: The Guardian; Corriere della Sera]
[Foto: The Guardian]