Il governo si è deciso a interessarsi del movimento No TAV. Dopo la dichiarazione del ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, decisa a “non cedere”; oggi è stato programmato in vertice in Palazzo Chigi. Ieri sera in Val di Susa nuovi blocchi dei manifestanti contro la linea Torino-Lione che hanno raggiunto oltre 1.000 persone, tra cittadini, sindaci e politici che l’alta velocità proprio non la vogliono.
Continuano i blocchi stradali dei No TAV, ieri sera è stata la volta dell’autostrada A32 Torino-Bardonecchia, fermata al traffico per diverse ore; già nei giorni passati i blocchi avevano interessato l’autostrada e la strada statale 25 nei pressi di Bussoleno. La Questura di Torino ha anche fatto il conto dei danni causati dai manifestanti: guard-rail divelti, pali della luce e quadri elettrici di una galleria danneggiati, tronchi dati alle fiamme. Il resoconto delle autorità non può garantire tuttavia che siano stati proprio i manifestanti a fare tali danni: non sarebbe la prima volta che vengono compiute azioni dolose a nome del movimento No TAV quando esso non ne è responsabile.
Il presidente del Consiglio Mario Monti, condividendo la linea politica della Cancellieri, ha dichiarato ieri nel pomeriggio che i lavori “andranno avanti” ma ha convocato per oggi un vertice a Palazzo Chigi per discutere assieme ai ministri dell’Interno Anna Maria Cancellieri e dello Sviluppo Economico Corrado Passera, le misure necessarie per gestire la situazione e far proseguire i lavori di ampliamento del cantiere senza ulteriori rallentamenti e manifestazioni. Manifestazioni che proseguono numerose nelle altre città del Paese: Roma, Milano, Genova, Palermo, Trieste. L’episodio più grave è stato registrato nella Capitale, dove un gruppo di circa 100 simpatizzanti del movimento No TAV ha fatto irruzione nella sede del Pd per protestare contro le posizioni favorevoli alla Torino-Lione di alcuni esponenti del partito. Purtroppo le condizioni del giovane Luca Abba rimangono stazionarie e gravi.
[Fonte: Reuters]
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