Continuano le proteste dei No TAV dopo l’occupazione della sede de Il Corriere della Sera e l’annuncio degli scioperi e delle manifestazioni di ieri in tutta Italia contro gli espropri dei terreni. “Non ci sentiamo assolutamente soli” dicono gli attivisti ai microfoni e sui blog e continuano a bloccare l’avanzamento del cantiere per la linea Torino-Lione. Solo una ventina su almeno cinquanta proprietari terrieri si sono messi in moto per non cedere il loro appezzamento alla linea dell’alta velocità, alcuni si sono fatti ammanettare alle reti che le forze dell’ordine hanno messo per delimitare l’area del cantiere, altri hanno dormito in terra all’agghiaccio.
Fermi dunque i lavori in Val di Susa per la realizzazione del cunicolo esplorativo per la linea ferroviaria a danno della Lyon Turin Ferroviarie, la società responsabile dei lavori nel tratto italo-francese che ieri in mattinata aveva convocato i proprietari degli ultimi 2 ettari di terreno da recintare, aree per lo più boschive stimate tra 2 e 4 euro al metro quadro. I proprietari dei terreni, che riceverebbero un dodicesimo del valore del loro appezzamento per anno di occupazione, si sono presentati con un tecnico e con un legale.
Oggi viene messa la toppa ad una cosa illegale fatta il 27 febbraio scorso perché la constatazione dello stato dei terreni avrebbe dovuto essere fatta prima di recintare l’area.
Ha sottolineato Alberto Perino, tra i leader del movimento. E questa mattina sono partite le azioni di solidarietà di quanti, non direttamente coinvolti con gli espropri, la Torino-Lione proprio non la vogliono. Più di un centinaio di studenti partiti da Bussoleno in corteo hanno raggiunto l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia e hanno bloccato entrambe le carreggiate stradali; e sono previsti nel pomeriggio blocchi alla statale 24 tra Chianocco e Bussoleno. Ieri in tutte le maggiori città del Paese azioni di protesta e sit-in a favore dei No TAV, dal Nord a sud dello stivale. Ora, come ha dichiarato Mario Virano, commissario di Governo sulla Torino-Lione
C’è tutto il tempo per affinare e migliorare: diciamo che abbiamo davanti circa 18 mesi per fare tante cose insieme con tutti quelli che ritengono di volerle fare.
[Fonte: Adnkronos]
[Foto: Di paolomariani69 su Flickr]
Carolus 12 Aprile 2012 il 12:14 pm
E’ certamente vero che i no tav non si sentono soli.
hanno il sostegno dei noti democratici di sinistra quali centri sociali, Fiom, e compagni tutti, cioè di quei gruppuscoli di violenti che stanno imperversando per l’Italia impuniti e liberi di sfasciare, di bloccare il traffico, di impedire ai cittadini di lavorare onestamente.
Cosa fa la Magistratura? Perché questi violenti non vanno in galera?