Erri De Luca e il movimento NO TAV: la storia continua. Il grande scrittore italiano comunica di aver ricevuto dalla Procura di Torino l’incriminazione per istigazione al sabotaggio della Tav, con tanto di citazioni delle sue parole a sostegno della tesi. La risposta di De Luca? “Per uno scrittore il reato di opinione è un onore”.
Oltre a essere uno dei più grandi scrittori italiani viventi Erri De Luca è anche uno dei più amati dal pubblico della nostra penisola. È noto che l’autore ha dichiarato di aver preso parte a opere di sabotaggio contro la TAV e a blocchi stradali, di essere in contatto con il movimento NO TAV e di considerare tali azioni come le uniche possibili, dato che:
In una valle che vive uno stato d’assedio e militarizzata per difendere un’opera inutile e dannosa, e dove non ci sono altri modi per farsi ascoltare, si ricorre al sabotaggio.
Aggiungendo che “un intellettuale deve essere coerente e mettere in pratica ciò che sostiene”. All’incriminazione comunicata da Erri De Luca di recente hanno fatto seguito un gran numero di manifestazioni di solidarietà da parte di lettori e semplici cittadini ma anche di personaggi in vista, primo tra tutti il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che in tweet ha espresso la sua solidarietà al “profondo e amato scrittore napoletano”.
Al di là del giudizio sull’operato e le parole spese da Erri De Luca, in questo momento la TAV non sembra essere un nodo particolarmente discusso nel Parlamento o fuori dalle istituzioni, nonostante la Francia mesi abbia comunicato la volontà di non lavorare alla sua parte di TAV (senza la quale, ovviamente, la parte italiana rimane inutile e inutilizzabile) fino al 2025 almeno. Vedremo se assisteremo a delle novità con il Governo Renzi, ma le chance non appaiono particolarmente alte.
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