Passo importante nella lotta gli OGM: in Friuli Venezia Giulia le colture transgeniche seminate dagli agricoltori locali guidati da Fidenato, che hanno scatenato grandi polemiche da parte degli ambientalisti e della popolazione più in generale, dovrebbero essere rimosse a breve a seguito di un’ordinanza regionale. Se scaduti i 5 giorni di tempo per l’estirpo le colture saranno ancora lì, il Corpo Forestale si occuperà direttamente della rimozione, ma i tempi in tal caso si allungherebbero.
Finalmente sembrano essere giunti i tanto attesi provvedimenti di lotta agli OGM nel Friuli Venezia Giulia volti a punire le semine e i raccolti contrari alla legge degli agricoltori locali che fanno capo alla figura di Giorgio Fidenato. Il vicepresidente della Regione FVG, nonché assessore alle risorse agricole e forestali Sergio Bolzanello, ha parlato chiaro, dichiarando nell’incontro a Trieste con i rappresentanti delle associazioni che si battono contro gli OGM che la Regione Friuli Venezia Giulia ha emesso un’ordinanza, il 26 giugno 2014, per la rimozione delle colture OGM sul proprio territorio. I termini decisi sono peraltro stretti e perentori: 5 giorni per estirpare gli OGM (e quindi le colture di mais Monsanto, il famoso e odiato MON810).
Il vicepresidente e assessore regionale Bolzonello ha inoltre specificato che in caso gli agricoltori che hanno violato la legge non provvederanno a rimuovere le colture verrà inoltrata una comunicazione alla Procura della Repubblica e ci penserà quindi la Forestale a far piazza pulita. Ma quanto tempo ci vorrà in caso di non estirpo affinché la Giustizia si muova e rimuova le colture?
Lino Roveredo del coordinamento tutela biodiversità FVG ha di recente sottolineato come
Entro due settimane le piante andranno in fiore, i pollini verranno trasportati dal vento e dagli insetti e la contaminazione dei campi vicini sarà inevitabile. L’intervento, per evitare danni, dev’essere fatto prima che le piante fioriscano: le piantagioni ogm devono essere rimosse subito.
Purtroppo il rischio che le piante non vengano estirpate entro 5 giorni dall’ordinanza è concreto (Fidenato ha detto di essere in attesa dell’arrivo della Forestale con relativi ordini di distruzione dei campi coltivati e ha commentato ribadendo che andrà avanti con la propria battaglia). Al riguardo l’assessore Bolzonello ha dichiarato, dal suo canto:
Abbiamo fatto tutto quel che ci era consentito fare, non possiamo intervenire direttamente nei campi ogm per tagliare le piante di mais MON810, la legge non ce lo consente. […] Nel caso in cui Fidenato si opponga all’ordinanza, rimane aperta la questione se costruire delle barriere che impediscano la commistione tra agricoltura biologica e ogm.
Nel frattempo il Corpo Forestale dello stato ha inoltre inflitto una multa da 40 mila euro a Fidenato dopo aver accertato nuovamente la presenza di mais transgenico della Monsanto sui terreni di proprietà dell’imprenditore agricolo.
In conclusione, bene l’ordinanza ma la questione paradossale del mais Monsanto OGM in Friuli ancora non è chiusa. La speranza, ovviamente, è che si riesca a far sì che chi ha portato avanti colture illegali venga punito come da legge e che, nel frattempo, i pericoli a cui sarà esposto l’ambiente non siano dei più ampi.
Photo credits | Bing Ramos su Flickr
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