Occhi del mondo puntati sulla centrale di Fukushima. L’Ente Nucleare USA ha dichiarato che dall’impianto c’è una fuga di radiazioni estremamente forti, potenzialmente letali.
I tecnici giapponesi sono al lavoro incessantemente per cercare di raffreddare i reattori 3 e 4 impiegando ogni risorsa a disposizione, dal cannone che spara acqua agli elicotteri militari.
E’ forte in queste ore la collaborazione tra gli Stati Uniti ed il Giappone: Obama, in una telefonata con il premier nipponico Naoto Kan, ha promesso ogni forma di aiuto possibile da parte degli USA, a partire dall’invio di altri esperti nucleari nel Paese.
Estrema preoccupazione di Cina e Russia sugli sviluppi della crisi atomica giapponese. La Cina ha chiesto al Giappone notizie precise e opportune sull’emergenza nelle centrali nucleari.
Le parole del capo dell’Agenzia Atomica Russa, Serghiei Kirienko, su quanto sta accadendo, non sono affatto rassicuranti. Kirienko ha infatti affermato che la crisi nucleare in Giappone si sta sviluppando secondo lo scenario peggiore. Non meno allarmistici i toni del presidente russo Dmitri Medvedev:
L’incidente nucleare giapponese è un disastro nazionale colossale, una catastrofe.
Il commissario europeo per l’Energia Guenther Oettinger parla di sviluppi catastrofici probabili.
A preoccupare in queste ore è anche il rischio blackout. Banri Kaieda, ministro nipponico per l’Economia, il Commercio e l’Industria ha spiegato che l’equilibrio tra domanda ed offerta di elettricità è già molto difficile.
Se la situazione proseguirà in questa maniera, la domanda di corrente risulterà oggi stesso di gran lunga superiore alla disponibilità tra la sera la notte, quando la domanda quotidiana di elettricità s’impennerà, e allora si debbono temere blackout imprevedibili. I rischi maggiori riguardano l’area di Tokyo.
L’Agenzia per la Sicurezza Nucleare oggi ha fatto sapere che dovrebbe essere ripristinato il collegamento alla rete elettrica al sito della centrale di Fukushima. Riallacciare l’elettricità, nel disperato tentativo di raffreddamento dei reattori, potrebbe avere un ruolo decisivo nelle operazioni di messa in sicurezza.
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