Ora si tratta di una lotta contro il tempo per evitare il disastro ambientale e la fuoriuscita delle oltre 2.000 tonnellate di olio combustibile contenute nei serbatoi della Concordia. Nella notte la nave si è mossa e questa volta ha subito una rotazione. Per evitare che possa affondare e rendere le operazioni di soccorso e di estrazione del carburante ancora più pericolose, sono state fermate le attività di ricerca della Marina militare che tentava di aprire nuovi varchi verso il ponte 4, alla ricerca di altri corpi.
Nel frattempo, dopo l’interrogatorio al comandante Francesco Schettino, i Gip di Grosseto sono alla ricerca di altri tre uomini che potrebbero essere indagati per la collisione della Costa Concordia con lo scoglio dell’isola del Giglio e per il mancato soccorso ai passeggeri. Si tratta del secondo ufficiale Dimitri Ckristidis, del terso ufficiale Silvia Coronica, entrambi ritrovati nella scialuppa di salvataggio con il comandante Schettino nel momento della tragedia; e il primo ufficiale di plancia Ciro Ambrosio, già denunciato e in stato di libertà per i mancati soccorsi nella notte di venerdì. E’ da analizzare anche la posizione del marine operator director Roberto Ferrarini, manager delle operazioni marittime e dell’unità di crisi della Costa Crociere; di cui abbiamo sentito le tre telefonate a Schettino. I magistrati ritengono che il suo intervento possa aver tollerato o assecondato le azioni del comandante. Si cercano tuttavia i tabulati telefonici di quella notte per capire con chi abbia parlato il principale responsabile del naufragio della Concordia.
In giornata verranno effettuate le autopsie delle vittime, il cui numero è salito ad 11 dopo i ritrovamenti di ieri. Saranno gli esperti dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico La Scotte di Siena ad effettuare le analisi dei cadaveri presso l’ospedale di Orbetello (Grosseto). Si cerca intanto di identificare le 5 vittime rinvenute ieri pomeriggio, 4 uomini e 1 donna che, a quanto è stato detto, indossavano l’abito da sera e il giubbotto salvagente. Il numero dei feriti accertati è di 80, 6 già dismessi dai pronti soccorsi di Grosseto, Massa Marittima e Orbetello. Due sono le situazioni critiche, per il cuoco di bordo, originario del Bangladesh che rischia di rimanere paralizzato per un trauma alla spina dorsale, e del commissario di bordo Manrico Giampietroni, operato ad una gamba.
[Fonti: Il Corriere della Sera; La Repubblica]