Questa notizia ci lascia interdetti, e soprattutto fa sorgere molti dubbi: il New York Times chiuderà la pagina dedicata all’ambiente. La sezione “Environment” chiude i battenti, nonostante non è che sia snobbata dai lettori. Anzi, con la coscienza degli americani, e del mondo intero, sempre più focalizzata sulle tematiche green, il più importante giornale del mondo decide che è il caso di non parlarne più.
Eppure è strano, dato che il presidente, appena riconfermato, ha fatto dell’ecologia il suo cavallo di battaglia. Inoltre le ultime manifestazioni della potenza della natura, dall’uragano Sandy al record di siccità, fino alla constatazione che il 2012 è stato l’anno più caldo della storia degli Stati Uniti, di certo facevano aumentare, e non diminuire, i lettori. Non tutto è perduto però. Il direttore del quotidiano, Dean Baquet, ha spiegato che non è che le notizie di ambiente non verranno più date, ma soltanto che saranno inserite nelle altre sezioni.
Redistribuendo in altri settori i 7 articolisti che ogni giorno riempivano le pagine di notizie sull’ecologia, praticamente avremo un punto di vista ambientale nell’economia, nella politica ed in molte delle altre pagine del giornale. Persino il blog, Green, rischia di chiudere. Baquet ha spiegato che se le visite saranno sufficienti a giustificare l’investimento, resterà aperto, altrimenti anche quello presto verrà chiuso.
L’ambiente, secondo il direttore, non è più una sezione a sé, ma è in ogni risvolto della nostra vita. È questa la sua giustificazione, e a noi piacerebbe credergli, ma non vorremmo che gli investitori del NYTimes, tutti imprenditori delle più importanti multinazionali del mondo, abbiano inviato l’ordine opposto, e cioè di far sparire le notizie di ambiente perché la coscienza degli americani su questa tematica si sta “riscaldando” troppo, e quindi qualcosa bisognava fare per calmare le acque. L’unico a muoversi contro questa decisione è il partito dei Verdi americano, ma si sa quanto poco conti questa minoranza. Vedremo se la promessa di portare l’ecologia in tutti gli ambiti dello scibile umano avrà seguito, o se si tratta di un mero boicottaggio.
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