Aiutare il mondo a crescere di più con meno: è la mission di Netafim, azienda leader nei sistemi di irrigazione a goccia, che ha deciso di condividere la sua esperienza pluriennale nelle tecnologie per la microirrigazione aprendo nuovi canali di comunicazione sui social media. Un progetto nato dalla collaborazione con la web agency IsayBlog. Un blog, Naturalmente irrigazione, un canale YouTube e le pagine Facebook e Twitter, attivi dall’undici ottobre scorso, arricchiranno il sito istituzionale netafim.it in un dialogo più diretto con gli utenti, fondato sull’immediatezza della comunicazione offerta dalle piattaforme multimediali, uno strumento ormai indispensabile per le aziende che consente di interagire in modo più efficace con i clienti e di raccogliere gli stimoli della rete.
Un’azienda che vuole stare al passo con i tempi non può che essere interattiva e “social”, spiega Stefania De Pirro, GBU Europe Marketing Communication Manager. Prendendo questa nuova direzione, abbiamo voluto creare dei punti di ritrovo dove coinvolgere la comunità virtuale in uno scambio attivo con l’azienda. Abbiamo creato nuovi spazi: il blog, le pagine Facebook e Twitter, in cui le persone possano condividere le loro impressioni, proporre nuove idee o diversi punti di vista e fare domande trovando dall’altra parte persone con cui dialogare. Inoltre, abbiamo aperto un canale YouTube dove sono pubblicati i nostri filmati, così che chiunque possa conoscerci meglio e possa condividere la nostra esperienza e la nostra competenza in un clic.
Agricoltura, sostenibilità ambientale e sistemi di irrigazione i temi al centro dei nuovi spazi social della Netafim. L’azienda si occupa da oltre 45 anni di sistemi di irrigazione, serre e bioenergie. La sua presenza in oltre 110 Paesi del mondo le ha permesso di entrare in contatto con territori e climi molto diversi ma ovunque agisce per garantire una maggiore produttività a piccole e grandi aziende nel rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali.
Di recente Netafim ha aderito al CEO Water Mandate, un’iniziativa sostenuta dall’ONU che intende promuovere lo sviluppo di strategie globali per affrontare la carenza di acqua potabile e di servizi igienico-sanitari in numerose aree sottosviluppate del mondo. La soluzione ad un problema di portata così devastante e globale passa necessariamente da una gestione più sostenibile delle risorse idriche da parte di aziende del settore pubblico e privato. Lo sa bene la Netafim che da anni sviluppa tecnologie innovative capaci di produrre più cibo, consumando meno risorse naturali e limitando l’uso di energia e sostanze chimiche. Tutto nacque da un’idea di Simcha Blass, un ingegnere idraulico israeliano, che nel 1965 ebbe un’intuizione geniale: una goccia d’acqua che cade lentamente, a cadenza regolare, laddove ce n’è maggiormente bisogno, consente alla vegetazione di crescere nel migliore dei modi senza sprecare risorse idriche eccessive. Il tubo gocciolante progettato da Blass trovò un’applicazione nel Kibbutz di Hatzerim, nel cuore del deserto del Negev, e nacque il primo sistema di irrigazione a goccia. Da allora la sfida più crescita, meno acqua non ha mai smesso di animare la ricerca della Netafim. Una lunga tradizione che da oggi parla, ascolta e si fa conoscere in rete con i suoi nuovi canali di comunicazione: il blog Netafim, le pagine Facebook e Twitter, il canale YouTube.
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