Sono ancora 16 i dispersi dal naufragio della Costa Concordia.Tra ricerche dei dispersi e operazioni di recupero del carburante, proseguono le indagini dei Giudici per le indagini preliminari che chiamano in causa la compagnia Costa Crociere, anche dopo le parole del Pg della Toscana.
Dopo il forte vento di questa mattina le ricerche delle persone rimaste a bordo continuano, ma chiaramente le speranze di trovare ancora superstiti sono molto basse. Si stanno occupando dei soccorsi i palombari della Marina che hanno aperto un varco sul ponte 3 per favorire le operazioni dei sommozzatori. Critica anche la situazione ambientale, dopo le parole del ministro Clini che ha dichiarato che lo Stato si costituirà “parte lesa” per danno all’ambiente. Il ministro rassicura che si sta facendo il possibile e l’unico problema potrebbe essere rappresentato dalla nave che potrebbe scivolare in acqua rendendo molto più complesse le le operazioni di svuotamento dei serbatoi e di recupero del relitto.
Proseguono le indagini dei Gip di Grosseto Francesco Verusio, Stefano Pizza, Maria Navarro e Alessandro Leopizzi, che ieri sono stati in riunione per 6 lunghe ore per ascoltare nuovi testimoni e indagati, per verificare le perizie sulla scatola nera e sull’incidente probatorio e per mettere al vaglio le parole pronunciate dal Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Firenze, Beniamino Deidda. Il Pg ha dato nuovo impulso alle indagini chiamando in causa la compagnia Costa Crociere il cui armatore è “garante delle norme di sicurezza e ne è responsabile” in cui stanno convogliando anche le accuse della difesa di Francesco Schettino e del suo legale Bruno Leporatti. Nel frattempo sono state programmate al 26 gennaio le analisi sui campioni di sangue prelevati a Schettino per vedere se il comandante nella notte di venerdì 13 gennaio era sotto effetto di stupefacenti o, come ha richiesto il Codacons, anche se era sotto effetto di alcool.
[Fonti: Il Messaggero; Reuters]