In questa epoca di consumismo, in particolare nei periodi di vacanza, a volte è facile dimenticare che le cose che abbiamo utilizzato per tantissimo tempo hanno spesso un grandissimo valore, almeno per noi. Lo sa benissimo Jean Eadie, una simpatica nonnina che, sin da quando aveva solo tre anni, ogni anno l’8 dicembre addobba sempre lo stesso albero.
Un giorno del 1928 andò con sua madre a scegliere un albero di Natale artificiale. Non era molto grande o particolare, costò pochi spiccioli, e da allora Jean non se n’è mai separata. Per la signora Eadie, una vedova scozzese di 85 anni, non è stato difficile resistere alla tentazione di comprare un nuovo albero in tutta la sua lunga vita. Anzi, secondo lei la gente di oggi non sembra dare il giusto valore alle cose.
Jean, in un’intervista alla STV News ha spiegato:
Ognuno compra le cose e le getta via, ma non lo dovrebbe fare. Non so perché voi giovani comprate un vestito, e appena trovate un’altra cosa lo gettate via e ne comprate uno nuovo. Guardate questo albero. Non c’è motivo per gettarlo via. E’ stato un compagno costante per me da quando ero piccola. Mio marito è morto nel 1991 e non ho più molti amici. So che può sembrare stupido, ma ogni anno quando lo scarto gli auguro buon compleanno.
L’albero artificiale della signora Jean può sembrare vecchio, ma non è proprio il più antico. Il record infatti va ad un altro albero del Regno Unito acquistato nel lontano 1886, uno dei primi del suo genere nato come alternativa agli alberi di Natale dell’epoca, il quale è stato conservato in famiglia da tre generazioni. Per la prima volta da decenni, l’attuale proprietario, Paul Parker, ha deciso di mettere l’antico abete di 124 anni in mostra nella sua casa.
Potrebbe non sembrare molto, ma è stato parte della nostra festa di Natale per tanti anni
ha dichiarato a Metro. Per anni, e ancora oggi, è stata viva la discussione su quale albero di Natale, se artificiale o naturale, fosse più eco-friendly. Secondo un’analisi del ciclo di vita, gli alberi reali hanno minore impatto ambientale rispetto a quelli artificiali, a meno che l’albero di plastica non venga utilizzato per almeno 20 anni. Sicuramente Jean e Paul hanno fatto la scelta più ecologica possibile.
[Fonte: Treehugger]
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