A seguito della presentazione del “Libro Verde“, la relazione della Commissione Europea sullo stato ambientale dell’Unione, si intuisce immediatamente il pericolo che stiamo correndo a causa dei mutamenti climatici. Le conseguenze sono molteplici e spesso legate tra di loro.
Il primo problema, sempre più evidente, sono gli incendi. Ogni anno mediamente perdiamo, all’interno dei confini dell’Europa Unita, mezzo milione di ettari di foreste, con circa 50 mila incendi concentrati perlopiù nel Sud Europa, in particolare in Italia, Spagna e Grecia. Purtroppo però, a causa del riscaldamento globale, questi incendi non rimarranno stabili (e già così sarebbe problematico), ma sono destinati ad aumentare.
Il maggior calore che si prospetta in futuro favorirà l’insorgere del numero e della gravità dei roghi, i quali vengono aggravati dall’aumento della forza dei venti. Tutto questo favorirà due aspetti altrettanto preoccupanti: la perdita di biodiversità conseguente alla mancanza di habitat, e la siccità, specialmente in posti in cui già c’è carenza d’acqua. Ma non solo.
Come un cane che si morde la coda, è proprio la siccità a favorire altri incendi e altra perdita di habitat, come la totale sparizione di alcuni tipi di quercia e di pino in Europa, “sfrattati” dalle cambiate condizioni climatiche. Alcune di queste specie infatti non possono sopravvivere in condizioni così secche e calde, e per questo in gran parte del Continente non se ne vedono più.
E poi c’è il problema dei parassiti. Un po’ a causa della migrazione voluta dall’uomo di alcune specie di piante non autoctone, un po’ per quella naturale avvenuta a seguito dei cambiamenti climatici, ma la nascita di alcune piante che non erano mai comparse qui per millenni ha portato ad un incremento dei parassiti e diversi organismi patogeni, i quali finiscono con il danneggiare le altre specie vegetali. E’ su questo che si dovrà concentrare l’Unione Europea in futuro, perché la perdita delle foreste avrà un impatto direttamente sulla vita della popolazione.
[Fonte: Ansa]
paolo 11 Marzo 2010 il 1:34 pm
ragazzi finalmente i nostri cellulari misureranno lo smog:
http://www.settimocell.it/index.php/2010/03/11/intel-common-sens-smpg-cellulare-aria/#more-911
maria frassetti 1 Aprile 2010 il 5:44 pm
i boschi e le foreste sono importantissimi ecosistemi con una elevatissima biodiversità in cui vivono numerosissime specie viventi