Le due ruote ecologiche non smetteranno mai di stupirci. Il mezzo emissioni zero non solo non inquina, ma se usato quotidianamente per spostamenti brevi, andare a fare la spesa, piuttosto che recarsi in ufficio, o per tranquille passeggiate in bicicletta, aiuta a mantenersi in forma senza sforzo e migliora notevolmente anche il nostro umore.
Ecco perché qualsiasi trovata geniale per incentivarne l’acquisto e l’utilizzo è sempre gradita. Abbiamo visto fiorire in questi ultimi anni iniziative di bike-sharing in Italia, a Torino, Bari, Roma, Milano, e comuni più piccoli che si industriavano a promuovere l’utilizzo della bicicletta compartecipando ai costi sostenuti dai cittadini per l’acquisto e potenziando le piste ciclabili per garantire una maggiore copertura e più sicurezza ai ciclisti.
Quella di cui vi parliamo oggi è un’iniziativa commerciale, messa in campo da un negoziante in Germania, per la precisione a Altlandsberg, distante 60 km, tra andata e ritorno, da Berlino. Lui è Peter Horstmann, canadese di origine, e di professione vende biciclette. Quando un suo dipendente, tempo fa, gli chiese cosa farne delle quaranta biciclette che i clienti avevano lasciato al negozio, rispose: Appendile al muro.
Con il trascorrere dei mesi le biciclette sono diventate 120 ed il negozio di Horstmann è diventato sempre più popolare proprio grazie a questa trovata, geniale, low cost e a dir poco originale. La bici più vecchia presente sul muro risale al 1933. Ci sono tutti i tipi di modelli, tra cui uno che un cliente ha riconosciuto come la bici che gli era stata rubata nel 1986 in una stazione ferroviaria. Il proprietario del negozio si è offerto di restituirgliela, ma l’uomo ha declinato: probabilmente nel frattempo ne aveva acquistata una decisamente più nuova!
Pensate che quest’anno gli affari di Horstmann sono aumentati di ben il 40%, mentre il trend in Germania ha visto una riduzione delle vendite al dettaglio del 22%. Senza dubbio merito della singolare campagna pubblicitaria. Maggiori informazioni le trovate sul sito web del negozio di bici fahrradhof-altlandsberg.de (in tedesco).
[Fonte: Treehugger]
[Foto: Christine Lepisto]