Dal tribunale di Roma arriva ora il via libera alla class action contro l’acqua inquinata in Molise che ha costretto nel Natale del 2010 circa 80 mila persone, distribuite in 8 comuni, a non poter far uso di acqua potabile. La class action era stata promossa un anno dopo dall’Italia dei Valori, da Federconsumatori, Arco Consumatori e Lega Consumatori.
Acqua inquinata in Italia, mentre ancora si parla dell’arsenico nella zona del viterbese, arriva ora la notizia che il tribunale di Roma ha confermato con un’ordinanza che la class action organizzata nel 2011 si fonda su valide motivazioni. Come ha spiegato l’avvocato Domenico De Angelis, uno dei promotori due anni fa della class action,
La causa è stata considerata fondata e i Comuni saranno condannati a risarcire non solo chi già aveva aderito alla class action, ma anche chi lo farà nei termini previsti.
Si tratta di una decisione di grande rilievo nazionale, poiché, come spiega ancora De Angelis, “si tratta della prima ordinanza di ammissibilità, in Italia, di class action nei confronti di una pubblica amministrazione”. Il tribunale di Roma ha espresso tale parere in relazione ai due comuni in provincia di Campobasso di Montenero di Bisaccia e di Petacciato.
Le 80 mila persone rimaste senza acqua potabile nel 2010 dovrebbero quindi ottenere un giusto risarcimento per aver dovuto superare il Natale senza acqua: in quel periodo, lo ricordiamo, non potette essere usata a causa dell’inquinamento legato alla presenza dei trialometani. Casi come questo preferiremmo non vederli accadere affatto, ma riteniamo comunque importante che chi, senza colpa, si ritrova a patire danni ambientali debba essere risarcito.
Si attendono ora nuove adesioni di massa alla class action, dato che, come abbiamo visto, l’avvocato Domenico De Angelis ha ricordato che potranno parteciparvi ancora tutti coloro che sono stati danneggiati, purché lo facciano “nei termini previsti” dalla legge.
Photo credits | Darwin Bell su Flickr
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