E’ polemico Sergio Marchionne su quella che definisce la corsa all’elettrico di questi ultimi mesi, quasi uno slogan svicolato dalla realtà e da soluzioni concrete per una mobilità sostenibile. Prima è stata la volta dell’idrogeno di presentarsi come eroe salva-ambiente, ora è il turno dei veicoli elettrici di spopolare negli spot e nei piani industriali di molte compagnie automobilistiche.
L’amministratore delegato della Fiat ha espresso le sue perplessità sull’idrogeno e l‘elettrico come soluzioni alternative nell’ambito di un intervento all’assemblea annuale dell’Anfia, sottolineando come
la proiezione verso nuove tecnologie è un’operazione che va fatta e al più presto, ma va fatta con senso di responsabilità e realismo, guardando al contesto nel suo complesso e lasciando da parte gli slogan.
Per l’idrogeno, ad esempio, se non si trova al più presto una soluzione sostenibile allo stoccaggio, non ci sarà alcuna possibilità concreta che si trasformi presto in un’alternativa valida:
L’idrogeno per tanti anni ci è stato presentato come il rimedio per tutti i mali dell’ambiente. Per molto tempo il nostro settore è stato accusato di non compiere sforzi a sufficienza nello sviluppo di questa trazione alternativa. Può anche darsi che in un futuro, che personalmente vedo lontano, viaggeremo tutti a idrogeno. Ma fino a quando non troveremo uan soluzione sostenibile allo stoccaggio, l’idrogeno resterà una pura illusione.
Una moda, così definisce Marchionne l’idrogeno, che sta passando, lasciando il testimone all’elettrico. L’AD Fiat mostra le sue preoccupazioni a riguardo di quella che considera un’eccessiva enfasi su un’unica tecnologia:
A giudicare dal dibattito recente il rischio è quello di spostare tutta l’enfasi dei regolamenti europei su questa unica tecnologia. La trazione elettrica può essere una delle più promettenti nel lungo termine, ma indirizzare tutto lo sforzo normativo nel promuovere questo tipo di trazione porterebbe solo ad un aumento dei costi, senza nessun beneficio immediato e concreto.
Poi conclude, presentando cifre e prospettive poco incoraggianti sullo sviluppo delle vetture elettriche a breve termine:
Gli esperti internazionali concordano sul fatto che la quota di vetture elettriche non potrà superare il 5% del totale neppure tra dieci anni. Gli ostacoli ad un’ampia diffusione dell’elettrico sono ancora molti. Il prezzo è ancora troppo elevato, sia a causa dei bassi numeri di produzione sia a causa del costo della batteria.
[Fonte: AGI]