Continua a crescere – e lo fa con numeri di rilievo – il mondo della mobilità elettrica in Italia. Nel nostro Paese circolano già 20 mila veicoli elettrici, in grado di attingere risorse energetiche da oltre 5.000 punti di ricarica, e anche se i margini di sviluppo sono evidentemente notevoli, un po’ di soddisfazione è emersa dalle ultimi analisi in materia.
Insomma, dopo anni di attese e tentennamenti, per la mobilità elettrica italiana sembra arrivato il momento giusto per potersi elevare di livello. D’altronde, la disponibilità di condizioni sempre più interessante sul fronte tariffario da una parte, e il fatto che in tutta Europa si stia spingendo con sempre maggiore convinzione verso l’elettrificazione dei consumi e l’abbattimento dell’inquinamento, crea un terreno fertile per il settore.
Il bicchiere è, insomma, mezzo pieno. Se d’altronde ci sono voluti ben 5 anni per poter raggiungere il milione di auto elettriche a livello globale, e solo 6 mesi per poter passare da 3 a 4 milioni di auto elettriche, ben più di qualche motivo ci sarà. Il merito è evidentemente ascrivibile in maniera prioritaria agli straordinari passi in avanti compiuti a livello tecnologico non solo per quanto concerne i mezzi, quanto anche per quanto attiene i consumi e la convenienza di breve, medio e lungo termine: dal 2010 ad oggi i prezzi al KWh sono calati dell’85%, e nei prossimi anni il trend potrebbe continuare.
C’è poi l’aspetto legato all’autonomia. Contrariamente al passato, oggi la scarsa estensione dei viaggi in auto con una singola ricarica è un lontano ricordo. Le attuali batterie, ben più potenti rispetto a quelle di qualche anno fa, permettono all’automobilista medio di poter soddisfare adeguatamente le proprie esigenze, considerato che il 75% dei guidatori percorre delle distanze inferiori ai 10 km, e che già oggi le batterie di nuova generazione garantiscono un’autonomia di 200-300 km (per poi arrivare a superare i 500 km nel caso delle batterie più potenti).
Per quanto attiene i tempi di ricarica – altro aspetto che fino a non troppo tempo fa veniva indicato come critico – oggi sul mercati esistono colonnine di ricarica da 350kv che garantiscono tempi di 15-20 minuti.
Naturalmente, i buoni spunti che sopra abbiamo avuto modo di riepilogare non devono far dimenticare quanto molto rimanga da fare per poter allineare il Paese alle best practices internazionali. Basti guardare quanto avviene in Cina, dove sono presenti più di 2,2 milioni di auto elettriche, il 40% a livello mondiale.
L’impressione è che per poter giungere a un livello di piena maturazione della mobilità elettrica italiana occorrerà coinvolgere con ancora maggiore impegno, dedizione e sinergia, tutti gli operatori del settore, e prevedere un intervento da parte governativo che possa agevolare gli investimenti e gli acquisti nl comparto, con previsione di opportune agevolazioni. In attesa che il 2020 ci porti delle gradite novità in tal senso, si guarda con attenzione alla pubblicazione dei primi dati legati all’andamento del 2019, un anno di conferma per il boom della mobilità elettrica del Paese.