Solo auto elettrica e…natura incontaminata. Questo è il programma di Missione Africa, la sfida che il pilota Xavier Chevrin vuole intraprendere nel Continente Nero a bordo di un’auto elettrica. 4.800 km in tutto per un percorso che attraversa i grandi parchi e le riserve naturali dell’Africa più spettacolare: dalla Tanzania, alla Zambia, passando per Zimbabwe, Botswana e Sudafrica, fino alla destinazione del viaggio, Johannesburg.
La missione è partita l’11 maggio da Nairobi, ai piedi del Kilimanjaro con Chevrin alla guida della vettura elettrica Citroen Powered by Venturi e Vivien Floris alla macchina fotografica e ai video che verranno postati sul blog dedicato alla Missione Africa. L’obiettivo è quello di dimostrare che un veicolo elettrico, anche senza assistenza tecnica o di ricognizione, può compiere un viaggio di 4.800 km a emissioni zero. Una sfida per far capire l’opinione pubblica che è arrivato il momento del cambiamento e anche per sensibilizzare sulla povertà dell’Africa, dove solo il 35% della popolazione ha accesso all’elettricità.
Il progetto, sostenuto e finanziato dalla Fondazione del principe Alberto II di Monaco, ha ancora più valore nell’Anno internazionale per l’energia sostenibile per tutti indetto dall’ONU. Durante il viaggio verranno organizzate conferenze e incontri sul tema delle rinnovabili e delle tecnologie innovative per far conoscere alle popolazioni locali e alla stampa internazionale il potere dell’auto elettrica. Come ha spiegato il pilota francesce
Abbiamo usato motori a combustione per oltre un secolo ma ora c’è una nuova rivoluzione. Nel giro di pochi decenni sarà logico per tutti avere un’auto elettrica perché risponde alla filosofia di avere più cura di come usiamo l’energia. Vogliamo dimostrare che l’elettricità è una fonte di energia alternativa che può essere utilizzata per il trasporto.
Se così fosse, circa un quarto delle emissioni di gas climalteranti in tutto il mondo, verrebbero eliminati. Questa è difatti la stima dell’inquinamento prodotto dalle emissioni dei veicoli per l’Unep e la cifra è destinata a salire a quasi un terzo nei prossimi decenni se non si interviene adesso.
[Fonte e foto: Missione Africa]