Come è noto i dati relativi all’inquinamento atmosferico delle città italiane non sono buoni, ecco quindi che il ministro Andrea Orlando decide di muoversi contro lo smog nella Pianura Padana, zona tra le più inquinate d’Italia.
Il ministro dell’ambiente Andrea Orlando incontrerà il prossimo 4 settembre i presidenti delle Regioni Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Valle d’Aosta, nonché i presidenti delle province autonome di Bolzano e di Treno per cercare di trovare delle contromisure efficaci allo smog nella Pianura Padana.
Ancora una volta, tuttavia, non è tanto la volontà di costruire un maggiore benessere per le persone, né quella di tutelare effettivamente l’ambiente a muovere la mano degli alti scranni della politica italiana, ma il contenzioso con l’UE con relativo rischio di grandi multe per via della qualità dell’aria (e per capire quanto in là siamo con la procedura, basti pensare che l’Italia ha scampato le multe solo per un vizio procedurale, fino a ora).
Ed ecco quindi che il ministro Orlando nella lettera di convocazione si richiama esplicitamente al nuovo caso di precontenzioso contro l’Italia aperto dall’UE per via dell’inquinamento atmosferico, specificando che
l’Italia sta affrontando da diversi anni un complesso contenzioso comunitario in materia di qualità dell’aria che ha portato, nel dicembre 2012, ad una sentenza di condanna, che non ha determinato seguiti sanzionatori per il nostro Paese per un mero vizio procedurale riscontrato dalla Corte europea di Giustizia nel ricorso inoltrato dalla Commissione Europea.
Non possiamo che augurarci che questo stimolo europeo porti a dei risultati, poiché il problema dell’inquinamento atmosferico in Pianura Padana resta drammatico. Orlando punta a una nuova strategia nazionale, di cui per ora tuttavia non è dato conoscere i dettagli. Naturalmente non mancheremo di farvi sapere quali saranno i cambiamenti concreti, e ci auguriamo efficaci, che il ministro assieme agli altri rappresentanti istituzionali decideranno di mettere in atto.
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