Il ministro dell’ambiente Gianluca Galletti non è certo tra i più presenti nel dibattito politico e mediatico tra i ministri del Governo Renzi, ma è tornato di recente a parlare e ha trattato diffusamente il tema delle coltivazioni biologiche, della lotta agli OGM e del nucleare, riguardo al quale ha chiuso le porte a qualunque ipotesi di utilizzo in Italia.
Torna a farsi sentire il ministro dell’ambiente Gianluca Galletti, con dichiarazioni a favore delle coltivazioni biologiche e nettamente contrarie agli OGM e a qualunque ipotesi di ritorno del nucleare in Italia.
Il ministro Galletti considera necessaria la difesa delle coltivazioni biologiche e della preservazione dei sementi tradizionali di fronte alla possibile contaminazione OGM. Il ministro ha speso parole interessanti sulla titubante e non di rado contraddittoria politica europea sugli OGM:
La posizione che ormai il paese ha assunto, e che io condivido, è inibire le coltivazioni ogm in Italia. Il problema è la direttiva Ue: prevede che, una volta stabilito la non pericolosità di un certo prodotto ogm, si liberalizzi la coltivazione. Oggi però l’Europa sta per prendere una posizione diversa lasciando agli Stati la possibilità di adottare una clausola di salvaguardia che tenga conto di specifiche necessità locali
e, aggiunge il ministro, nel caso di bocciatura del decreto “lo reiteremo”. Ovviamente le associazioni ambientaliste e le varie associazioni per la produzione, la diffusione e la sensibilizzazione verso l’agricoltura biologica hanno le idee chiarissime al riguardo e chiedono che il sentimento diffuso e riconosciuto dallo stesso ministro Galletti venga una volta e per sempre messo nero su bianco, chiedendo che il divieto di coltivare piante OGM sia “chiaro e definitivo”.
Intanto una mezza buona notizia arriva dal Tar del Lazio che ha rimandato la sentenza sul ricorso contro la proibiziona della semina del mais MON810 dell’odiatissima Monsanto. Ora si spera che dopo il rinvio giunga una decisione contro gli OGM quanto prima.
Il ministro Gianluca Galletti nell’intervista a Repubblica Tv ha parlato inoltre di nucleare, con posizioni ferme e cristallina: semplicemente tale tematica “non è più sul tavolo”, c’è stato un referendum, è stata presa una decisione e questo è quanto. Bene quindi, anche se la dichiarazione che “i referendum in questo paese si rispettano” potrebbe essere vista come eccessiva, ma, al di là delle divagazioni, bene Galletti, che ha ricordato l’urgenza di lavorare ai nuovi obiettivi europei per il 2030 e ha inoltre dedicato alcune dichiarazioni all’importanza di una educazione ecologica per le nuove generazioni (di cui si sente sempre più la triste mancanza):
Ci vuole una campagna di educazione ecologica per creare una generazione di nativi ambientali: mia figlia ha imparato a usare prima il computer della penna, i bambini devono imparare prima a fare la raccolta differenziata e poi a scrivere. Bisogna spingere il riciclo e l’uso efficiente delle risorse per rilanciare l’economia circolare: è uno dei punti essenziali nell’agenda ambientale italiana del semestre europeo.
Tante belle parole dal ministro Gianluca Galletti, quindi, e nessuno scivolone eclatante. Ora si attende qualcosa di più concreto.
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