Secondo il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti occorrono quasi 14 miliardi di euro per far fronte alle misure ambientali richieste urgentemente dal nostro paese per interventi contro il dissesto idrogeologico, per la riqualificazione e dei siti di interesse nazionale, per le bonifiche, il finanziamento del Piano Nazionale Amianto e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Il premier Matteo Renzi stanzia 1,6 miliardi di euro per la tutela del territorio e il contrasto al dissesto idrogeologico, nel frattempo giungono le stime finanziarie del ministro dell’ambiente Gianluca Galletti, che in un question-time ha dichiarato che il ministero
a predisposto e trasmesso formalmente, nel febbraio scorso, sia al Ministero per la coesione territoriale sia al Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica un documento di strategia unitaria con l’individuazione di azioni e interventi che contempla la programmazione dei fondi strutturali per il ciclo 2014-2020 in sinergia e complementarietà con il Fondo Sviluppo e Coesione (Fsc).
Il finanziamento di tale programma per le misure ambientali urgenti dovrà avvenire, secondo il nuovo ministro del Governo Renzi, tanto con le risorse economiche nazionali quanto con quelle della Comunità Europea. Al seguito di una prima istruttoria il ministro Galletti ha parlato di 14 miliardi di euro necessari.
Più nello specifico ha stimato le risorse finanziarie per la prevenzione e il contrasto al dissesto idrogeologico e l’adattamento ai mutamenti climatici in 7 mila 715 milioni di euro, in 2 mila e 500 milioni le risorse necessarie per l’attesa bonifica dei siti italiani denominati di Interesse Nazionale, per quelli di Interesse Regionale e per il piano nazionale amianto. Altri 3532 milioni di euro saranno inoltre necessari per tutelare le nostre acque e poter continuare a gestire (e gestire meglio) le risorse idriche della penisola.
Al momento abbiamo 1,6 miliardi messi a disposizione per la lotta al dissesto idrogeologico, attendiamo ora possibili nuove misure (o nuovi annunci), in merito alle altre priorità ambientali.
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