È attesa per oggi l’ufficializzazione del nuovo Governo firmato Napolitano-bis. Il Governo tecnico, che però di tecnico ha ben poco, presenta ancora qualche indecisione sul nome di chi lo guiderà, ma il toto-ministeri sembra ormai cosa fatta. Secondo le previsioni fatte dagli esperti infatti, i nomi di chi presiederà i vertici del Governo sono già decisi, o quasi, qualunque sia il Presidente del Consiglio nominato.
L’assurdità di tutta questa situazione è che nelle previsioni non ci sia il Ministro dell’Ambiente. O per essere più precisi, il Governo tecnico dovrebbe avere 10-12 personalità forti messe nei ministeri chiave che possano supportare il Premier, Amato o Letta, e nell’elenco non c’è il Ministero che a noi in questa sede interessa.
Nell’elenco che circola stamattina, riportato dal Corriere, sembrerebbero già decisi i ministri dell’Economia, dello Sviluppo Economico, Funzione Pubblica, Giustizia, Riforme, Interni, Esteri, Lavoro, Istruzione e Salute. Nell’elenco salta all’occhio il fatto che non ci sia il Ministro dell’Ambiente. Ma questo Ministero è uno di quelli con Portafoglio e quindi non si può non avere un Ministro dell’Ambiente. E allora come mai quest’assenza?
Semplice: non c’è nessuno toto-ministri. Esattamente come Cancellieri, Alfano e Severino, verrà riciclato un vecchio Ministro di un precedente Governo: Corrado Clini. Come abbiamo descritto al momento della sua nomina quasi due anni fa, Clini è stato da sempre nel Ministero dell’Ambiente, anche se il ruolo di Ministro lo ha ricoperto soltanto nell’ultimo Governo.
Una personalità più forte della sua al Ministero è difficile da trovare, e siccome in questo momento le tematiche ambientali sembrano le meno urgenti – a dir la verità per i nostri governanti lo sono sempre state – perché battersi per mettere su quella poltrona qualche innovatore, magari qualcuno che imprima una svolta nelle politiche quasi assenti di un Ministero che per anni non ha contato quasi nulla? Meglio lasciare tutto così. Dopotutto dal Governo più conservatore della storia, in cui la media d’età attesa si aggira intorno ai 70 anni non potevamo aspettarci nulla di diverso.
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