La situazione smog a Milano non migliora neppure con le misure antismog messe in atto dalla precedente e dall’attuale amministrazione comunale. I 35 giorni bonus concessi dall’Unione europea per il superamento dei limiti di PM10 nell’aria sono stati doppiati dal 1 gennaio, ad oggi. Gli esperti rassicurano che la soglia limite di 50 microgrammi al metro cubo non è stata superata e che i valori sono dovuti alla riapertura delle attività commerciali e degli uffici dopo la pausa estiva, ma intanto l’aria che si respira è inquinata.
Le aree più critiche della città sono:
- via Pascal. Nei pressi della Città Studi i limiti di PM10 nel 2010 si sono sforati 42 volte ma per l’anno in corso i giorni neri sono già 53;
- via Senato. Una delle principali vie dello shopping di Milano è passata da 51 a 66 sforamenti nell’ultimo biennio;
- Verziere. Negli ultimi cinque anni i limiti di inquinamento non erano stati mai così alti nel cuore di Milano.
Forse una soluzione seppur breve può essere data dalle condizioni meteo, ha commentato il professor Michele Giugliano, docente di Inquinamento atmosferico al Politecnico di Milano
Se il trend di riduzione dello smog non è deciso può essere sconvolto o quanto meno regolato dalle condizioni meteo. In linea generale è giusto intervenire sulla congestione, ma resta il problema grosso del traffico commerciale.
Anche l’Arpa afferma che parte delle cause degli elevati livelli di smog nel capoluogo lombardo è dovuto alle condizioni atmosferiche e morfologiche della pianura Padana, dove
Il vento ha una velocità media molto bassa, di circa tre metri al secondo. La morfologia del territorio dunque non può contare sul fattore vento per l’abbattimento delle polveri. E quando lo fa la pioggia, l’effetto è solo temporaneo.
Si può intervenire sulla congestione con gli Ecopass anche se finora i commercianti e il cosiddetto traffico di servizio sono esentati dal pagamento dei ticket e le aree più inquinate della città sono proprio queste zone dove ci concentrano la maggior parte delle auto di Milano. Le misure di intervento avranno inizio il 15 ottobre, data di accensione delle caldaie nelle strutture pubbliche. Nel frattempo si torna a parlare di domeniche a piedi, che scatteranno dopo 15 giorni consecutivi di polveri sottili; blocco auto nei giorni e nelle ore più critiche; abbassamento degli impianti di riscaldamento degli uffici pubblici; sconti ed agevolazioni per chi prende i mezzi pubblici; potenziamento delle linee notturne. La sperimentazione della rete notturna partirà questo sabato, con 11 linee che circolano nella città dalle 2 alle 6 del mattino, con una corsa ogni 30 minuti. Si attende la riunione in palazzo Marino con le associazioni ambientaliste della città, programmata per giovedì 29 settembre.
[Fonti: Il Corriere della Sera; Il Giorno]
Photo Credit | Thinkstock