Pale sì, pale no, pale belle, pale brutte, pale buone, pale cattive. Non si arresta la polemica che va avanti ormai da mesi sui danni al territorio derivanti dall’installazione, soprattutto al Sud, Puglia in primis, delle turbine eoliche. C’è chi, come Sgarbi, le accusa di violentare il paesaggio, chi le difende a spada tratta e chi esprime il suo dissenso, con toni più pacati, ma pur sempre colorando di un’accezione negativa il caro, vecchio, buon vento.
E si inserisce nella diatriba anche il regista-attore Michele Placido, originario di Ascoli Satriano che pur, ammettendo che nel Tavoliere poteva arrivare di peggio, non sembra gradire l’installazione delle pale a poca distanza della sua casa di Capitanata, nel foggiano.
Placido ha espresso il suo parere negativo sulle pale in Puglia nell’ambito di un intervento il 25 agosto scorso a Siponto (Foggia) durante la cerimonia di premiazione della XVII edizione del Premio Argos Hippium, un riconoscimento ai Dauni che si sono distinti, organizzata dall’associazione culturale Argos onlus in collaborazione con Mediafarm, per raccogliere i fondi necessari al restauro della Basilica romanica:
Il Tavoliere delle Puglie è uno dei territori più belli. Gli amici che, qualche volta, mi vengono a trovare dicono: questo è un posto miracoloso, ma come si è salvato? Adesso ci stanno queste pale, vabbè, girano. Però, poteva arrivare di peggio…
Io quando arrivo a Bologna e vado verso il Veneto comincio a sentire l’aria che puzza, sento le fabbriche. Non vogliamo essere come voi, magari sì qualche soldo in meno, ma non ci rovinate il territorio. Deve migliorare la qualità delle vita.
Lorenzo Nicastro, assessore all’Ambiente della Regione Puglia, a seguito delle dichiarazioni di Placido, si fa portavoce di constatazioni ancora più sconcertanti relative alla produzione eolica sul territorio pugliese che, a dire il vero, lasciano di sasso anche noi: pare, infatti, che l’energia rinnovabile prodotta in Puglia dalle pale eoliche resti in parte anche invenduta:
Sull’eolico condivido le preoccupazioni di Michele Placido. Il mio è un parere personale non vincolante rispetto alla politica dell’amministrazione regionale. Anche sull’energia rinnovabile dobbiamo fare riferimento all’articolo 11 sello Statuto della Regione: lo sviluppo economico e sociale deve fare riferimento al rispetto dell’ambiente e del territorio. C’è molta energia prodotta da impianti eolici che non viene venduta.
Ma la domanda a cui dovranno rispondere a questo punto le amministrazioni regionali e comunali, oltre a chiarire una volta per tutte ai cittadini qual è l’effettivo impatto sul territorio delle pale, è perché non viene venduta? Cosa impedisce l’immissione in rete di energia pulita? Che ne pensate?
[Fonte: Corrieredelmezzogiorno]
[Foto: Flickr]
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