Un team di scienziati dell’Università di Sheffield ha sviluppato un dispositivo innovativo che renderà la produzione di biocombustibili l’alternativa energetica più efficiente. Il gruppo di ricerca ha adattato un bioreattore unico per la produzione di carburanti alternativi rinnovabili, per sostituire i combustibili fossili, quali benzina e gasolio. La produzione di biocarburanti attualmente richiede enormi quantità di energia e quando il processo utilizza troppa energia, è antieconomico. Questo nuovo metodo consuma molta meno energia e potrebbe rivelarsi vitale per lo sviluppo economico nella produzione di carburanti alternativi.
Il team ha elaborato un bioreattore che crea microbolle con il consumo del 18% in meno di energia. Le microbolle sono bolle di gas in miniatura di meno di 50 micron di diametro in acqua. Esse sono in grado di trasferire i materiali in un bioreattore molto più rapidamente delle grandi bolle prodotte con tecniche di produzione convenzionale, consumando molta meno energia.
In riconoscimento di questa svolta, il team è stato premiato con la Medaglia Moulton dall’Institution of Chemical Engineers, che riconosce la migliore ricerca pubblicata sulla rivista della dell’Istituto durante l’anno. Il team ha inoltre presentato il proprio progetto alla 6° Conferenza annuale sui bioProcess in Gran Bretagna, dove ha ricevuto il Best Poster Award.
L’approccio è attualmente in fase di test, con ricercatori provenienti dal Suprafilt di Rochdale, su scala industriale. Il team sta inoltre studiando l’applicazione del dispositivo nell’azienda locale dell’acqua di Yorkshire. Stanno usando i componenti del bioreattore che producono microbolle per dare una migliore efficienza nel trattamento delle acque reflue. Essi prevedono di ridurre i costi attuali dell’elettricità per il processo di un terzo.
Il professor Will Zimmerman, del Dipartimento di chimica e di processo Ingegneria presso l’Università di Sheffield, ha dichiarato:
Sono lieto che il lavoro della nostra squadra nella generazione di microbolle per l’efficienza energetica venga riconosciuto dall’Institution of Chemical Engineers. Il potenziale di risparmio energetico di grandi dimensioni con il nostro approccio di generazione di microbolle è enorme. Spero che il premio richiami l’attenzione dell’industria, in particolare nella produzione di prodotti chimici di base per lo scioglimento e l’eliminazione del gas, dove il risparmio energetico potrebbe migliorare la redditività. Ci sono molti itinerari per ridurre i consumi energetici con le stesse prestazioni e devono essere più indolore.
Fonte: [Sciencedaily]
Eco della Terra 10 Gennaio 2010 il 2:11 pm
Beh, sicuramente una buona notizia. E’ molto utile ad esempio per gli autobus e i pulmann, invece del diesel usare i biocombustibili è un’ottima idea
acerrano 10 Gennaio 2010 il 10:51 pm
L’idea delle microbolle potrebbe essere interessante per trasferire energia e materiali nei processi di produzione di biocarburanti.
Però il fatto è che dalla vostra descrizione di come funzioni il processo per produrre biocarburanti si capisce poco, se non nulla !
Qualche chiarimento in più non sarebbe inutile, se disponibile e comprensibile da persone di cultura e intelligenza minime come noi.
Saluti
Marco Mancini 11 Gennaio 2010 il 11:27 am
@ acerrano:
bè, spiegare tutto nei minimi particolari è complicato, lungo, e non essendo specializzato in quei processi, c’è il rischio di fare solo molta confusione. Il fine dell’articolo è semplicemente quello di spiegare una nuova tecnica che, sostituendo le vecchie bolle grandi, le quali per essere prodotte consumano molta energia, con delle microbolle, che consumano molto poco, si possono tagliare i consumi energetici rendendo più economico tutto l’intero processo. Se poi vuoi conoscere i dettagli tecnici, ti consiglio di consultare un docente di ingegneria o qualche produttore.