Non avrà risolto tutte le contestazioni che gli derivano dai no-global e dagli ambientalisti, ma almeno così ha fatto un passo in avanti. La più grande catena di fast food del mondo, McDonald’s, diventa vegetariana. Almeno in India. Nel Paese asiatico infatti al momento esistono circa 270 ristoranti che fino a poche settimane fa presentavano il classico menu metà carne e metà verdure. Ma qualcosa è cambiato.
Ad influire sulla decisione è stata essenzialmente la religione induista che vede le mucche, fonte di carne primaria per il McDonald, così sacre da permettergli di girare liberamente per le strade. E’ un peccato mortale per i credenti induisti mangiare carne bovina, e così il menu con l’hamburger non lo chiedeva mai nessuno. E’ accaduto così che ad Amritsar, nello Stato del Punjab, grazie al suo status di città santa per i sikh data la vicinanza con il Tempio d’Oro, il direttore del locale ha deciso di fornire ai suoi clienti un menu solo a base di verdure.
L’esperimento è stato un successo, così l’hanno replicato anche vicino ad altri santuari negli Stati Jammu e Kashmir. La cultura del fast food vegetariano si è così espansa a macchia d’olio tanto che McDonald si è dovuto adeguare, inventando nuovi piatti come il McAloo Tikki burger ed il Pizza McPuff, adattamenti vegetariani dei piatti principali. Sul menu pizza non era difficile, bastava eliminare salami e wurstel vari per sostituirli con zucchine e peperoni. Più complicato è stato sostituire gli hamburger con dei tortini di verdure molto meno appetitosi, ma sicuramente più sani. E che sembra abbiano fatto felici gli indiani.
Non sappiamo se tutti McDonalds d’India si trasformeranno in vegetariani, ne dubitiamo visto che si tratta di eccezioni, ma certo è che esplorare nuove strade non fa mai male. Specialmente all’ambiente visto che produrre hamburger vegetariani è molto meno inquinante che produrli di carne bovina.
[Fonte: Treehugger]
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