In un post di qualche mese fa intitolato “Le 6 civiltà scomparse a causa dei cambiamenti climatici” inserimmo i Maya tra queste grandi civiltà del passato, spiegando che una delle ipotesi plausibili che gli scienziati hanno accreditato che possono aver portato alla loro estinzione potesse essere i cambiamenti climatici. Oggi ne siamo certi. Lo conferma uno studio recentemente pubblicato su Science, il quale conferma che i Maya si ritrovarono, intorno all’anno 1100 dC, a fare i conti con uno dei cambiamenti climatici più potenti della storia della Terra.
La certezza deriva dalla rilevazione di uno degli isotopi di ossigeno rimasti intrappolati per secoli nelle stalagmiti delle grotte vicine a vari siti Maya, le quali associate alle stele e geroglifici trovati nei luoghi antistanti hanno portato gli scienziati dell’UC Davis’ Native American Studies a calcolare i livelli di precipitazioni che si tennero all’epoca, e le conseguenze che esse ebbero sulla vita della civiltà.
Spiega Bruce Winterhalder, a capo dello studio, che tra il 300 ed il 660 dC si registrarono elevati livelli di piovosità che coincisero guardacaso con l’espansione dei centri urbani e ad un periodo d’oro per l’attività politica di questa civiltà del Contro America. Dopo il 660 però si ebbe un’improvvisa inversione di tendenza. Le precipitazioni di colpo cominciarono a scarseggiare, la terra diventò arida, e di conseguenza si innescò una reazione politica che sfociò in una guerra che non ebbe mai fine.
Le guerre tra le varie tribù comportarono una forte instabilità politica che tra il 660 e l’anno 1000, oltre a decimare la popolazione, costrinse migliaia di persone a migrare in cerca di un territorio fertile, e praticamente a disperdersi. Cattivi raccolti, malattie e carestie dettero il colpo di grazia ad una civiltà già decimata che nell’arco di meno di un secolo, si stima in circa 80 anni, sparì dalla faccia della Terra.
Secondo lo studioso questo può essere un avvertimento per quanto potrebbe accadere a noi nei prossimi anni. Dopotutto la storia si ripete, e si nota come nei fasti di una civiltà evoluta la politica si sentiva sin troppo sicura di sé, tanto da credere di poter fare fronte a qualsiasi emergenza, senza rendersi conto di quanto sia fragile. Oggi abbiamo una tecnologia ed una conoscenza in grado di far fronte a lunghi periodi di mutamenti climatici, ma quanto sopravviveremo più dei Maya?
[Fonte: Treehugger]
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