Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha di recente dichiarato, dopo l’incontro con il ministro dell’ambiente Andrea Orlando, di essere intenzionato a chiudere definitivamente l’impianto di Malagrotta, trasformandolo in un grande parco con 100 mila alberi.
Si avvicina il giorno della chiusura della discarica di Malagrotta, il 30 settembre 2013, e da Marino giunge la conferma che non ci saranno proroghe. La discarica chiuderà. Non solo, come ha dichiarato il sindaco della capitale
Malagrotta verrà chiusa in maniera tombale e trasformata in un parco con 100 mila alberi. Questo processo inizierà ad ottobre e non ci saranno proroghe. Poi dobbiamo definire alcuni aspetti tecnici su cui il commissario e il prefetto devono ancora darci informazioni.
E tuttavia, per una discarica che chiude se ne apre un’altra. Stiamo parlando naturalmente della discarica di Falcognana, la cui apertura ha scatenato una lunga serie di polemiche da parte dei cittadini. Intanto il decreto relativo alla nuova discarica dovrebbe essere firmato la prossima settimana dal Ministro Andrea Orlando.
Di fianco alla suggestiva possibilità che la discarica di Malagrotta si trasformi in un enorme parco, troviamo quindi la certezza che a breve vicino al santuario del Divino Amore cominceranno a giungere tonnellate di rifiuti, con tutto ciò che questo comporta. Come ha dichiarato Gianluca Lari del comitato No Discarica del Divino Amore
Bisogna smettere di guardare al rifiuto come a uno scarto. Studi scientifici dimostrano come solo il 5-10 per cento dei rifiuti non sia riciclabile […] Marino dice che vuole sversare qui 300 tonnellate al giorno, solo per due anni ma a noi risulta che di questo passo la discarica si riempirà in dieci anni.
Il comitato contrario alla discarica di Falcognana, insieme a numerosi cittadini, non intende comunque smettere di dare battaglia: per domani, 21 settembre, è infatti in programma una nuova manifestazione di protesta a Roma.
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