Giuseppe Francesco Maria Marinello, di professione odontoiatra, è stato nominato nuovo Presidente della Commissione Ambiente al Senato dopo la nomina, alla camera, di Ermete Realacci. Vediamo quindi chi è Marinello, esponente del PDL di Silvio Berlusconi.
Giuseppe Francesco Maria Marinello, nuovo presidente della Commissione Ambiente al Senato, è nato a Sciacca, in provincia di Agrigento, e ha al momento 54 anni. Nella sua scheda personale sul sito del Senato è indicata come professione quella di medico. Più precisamente, è un odontoiatra (specializzazione odontostomatologia).
Marinello comincia la sua carriera politica in ambiente democristiano per poi entrare a far parte di Forza Italia prima e del Popolo della Libertà dopo. Marinello è stato eletto alla Camera per la prima volta nel 2001 con la Casa delle Libertà, poi nel 2006 rieletto entro le liste di Forza Italia e infine nuovamente eletto nelle liste del PDL di Silvio Berlusconi. Ha fatto parte nella 14ma e 15ma legislatura della Commissione Agricoltura, per poi spostarsi a occupare il ruolo di vicepresidente della Commissione Bilancio.
Ha fatto anche parte della commissione parlamentare di inchiesta sulla mafia e le altre associazioni criminali. Nelle politiche 2013 è stato eletto al Senato nella Circoscrizione Sicilia, e ora, è il nuovo Presidente della Commissione Ambiente al Senato. Come abbiamo già ricordato, l’importanza delle Commissioni per l’ideazione e la proposizione di leggi non deve essere sottovalutata.
Ecco quindi che nel chiederci chi è Marinello ci chiediamo anche, inevitabilmente, in base a quali motivazioni è stato ritenuto il candidato ideale alla presidenza di questa delicata e importante Commissione. Mentre Ermete Realacci del PD, presidente della stessa Commissione alla Camera, ha una lunga storia che attesta la sua competenza in materia,Giuseppe Francesco Maria Marinello non ha pari credenziali nel settore.
Un politico odontoiatra alla Commissione Ambiente del Senato, quindi. Dopo la nomina di Formigoni alla Commissione Agricoltura del Senato, non sembra invertirsi il trend di dubbie competenze specifiche per le ultime nomine del governo Letta. Realacci, in questo quadro complessivo, appare una vera e propria eccezione.
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