Marea nera: torna l’incubo nel Golfo del Messico

Nuova marea nera nel Golfo del Messico

Il Golfo del Messico non può riacquistare un minimo di serenità. Solo pochi mesi dopo la soluzione del dilemma della fuoriuscita di petrolio dalla piattaforma della BP, ecco che una nuova perdita si registra nelle stesse acque.

Una nuova marea nera larga 30 miglia (48 km) si sta diffondendo in tutto il Golfo, proprio nei pressi della Louisiana Grand Isle, uno dei luoghi più colpiti nel corso della tragedia dell’anno scorso. La grandezza delle 30 miglia è la stima ufficiale, ma alcuni pescatori hanno riferito che la macchia si estendeva per oltre 100 miglia (oltre 160 km) in alcuni punti. Ed il petrolio ancora una volta finiva a terra, mettendo a rischio gli ecosistemi, e minacciando di rovinare anche questa stagione alle popolazioni della costa.

Questa volta il colpevole non è una drammatica esplosione su una piattaforma petrolifera come la volta scorsa, ma un semplice malfunzionamento di una struttura che serviva per tappare un vecchio pozzo che era stato chiuso tempo fa. Rocky Kristner del Natural Resources Defense Council ha spiegato:

Il Picayune Times riporta che una società anglo-svizzera con sede a Houston, la Offshore Partners, si è assunta la responsabilità della fuga di greggio da un pozzo non produttivo in Louisiana che ha contaminato le spiagge e le zone umide costiere e ha creato una chiazza di petrolio che si sviluppa per chilometri in mare aperto.

Il giornale in precedenza aveva riferito che alcuni funzionari statali avevano indicato come il pozzo responsabile della perdita uno dei tanti vicini al fiume Mississippi,  in cui il sistema di copertura era stato definito “fuori controllo”. Attualmente ci sono circa 27.000 pozzi petroliferi abbandonati sparsi in tutto il Golfo. 3.500 di questi sono stati lasciati “temporaneamente” sigillati, anche se spesso il “temporaneo” dura decenni. La compagnia petrolifera si è detta invece “sorpresa” che così tanto petrolio sia sfuggito. Si calcola che siano 5 galloni (quasi 20 litri), ma i dati della compagnia risultano un po’ sottovalutati, dato che 20 litri di petrolio difficilmente si possono estendere per quasi 50 chilometri.

Il problema è che, nonostante tutto ciò che è accaduto lo scorso anno,  nulla è cambiato nel Golfo, né in termini di efficacia delle politiche di regolamentazione e sicurezza, né in quelle di perforazione. Quanti altri disastri tipo marea nera devono accadere prima che sia intrapresa una politica seria?

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[Fonte: Treehugger]