La corrente del Golfo è una corrente d’acqua calda che dal Golfo del Messico raggiunge l’Europa da milioni di anni. Ma d’ora in avanti c’è il rischio che questa non ci sia più, o che muti il suo movimento. La causa? Ancora una volta la perdita di petrolio dalla piattaforma della BP.
A spiegarlo è il fisico Gianluigi Zangari, dei Laboratori Nazionali di Frascati dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), il quale sul sito dell’Associazione Geofisica Italiana spiega come la marea nera abbia “spezzato” la Loop current, uno dei “motori” della corrente del Golfo.
Secondo i dati provenienti dai satelliti, le conseguenze dell’enorma quantità di petrolio cosparsa nell’Oceano Atlantico sono imprevedibili, ma si sa che è riuscita ad interrompere un equilibrio che ci ha messo milioni di anni per formarsi, ma che
potrebbe subire conseguenze irreparabili
se non verrà presto ripristinato, come afferma lo stesso Zangari.
Fonte: [Ansa]
maurotoe 2 Ottobre 2010 il 12:00 am
vorrei sapere novita’ sulla situazione della marea nera. e se ci sono come spero dei miglioramenti. grazie mille mauro.
Marco Mancini 2 Ottobre 2010 il 11:29 am
ciao Mauro, certo che ci sono miglioramenti 😉
La falla è stata tappata definitivamente e i residui di petrolio stanno piano piano sparendo. Certo, le conseguenze sugli animali e le piante acquatiche si sentiranno ancora per qualche decina d’anni, ma rispetto a luglio la situazione è decisamente migliorata.