Ecco la mappa dell’inquinamento nazione per nazione

mappa interattiva

Una mappa interattiva molto ben progettata dall’Associated Press, l’agenzia di stampa principale americana, mostra la situazione climatica attuale, ponendo l’accento su quali Paesi sono stati “cattivi” e quali i “buoni” quando si tratta delle emissioni di gas ad effetto serra, e mostra anche gli impegni che ogni nazione ha preso per migliorare la situazione nell’immediato futuro.

Posizionando il mouse su ciascuna delle barre sulla destra, o sulla nazione che ci interessa al centro della mappa, è possibile vedere i risultati. La prima cosa che salta all’occhio è il risultato che riguarda l’Italia. Il nostro Paese è uno dei pochi a rientrare nell’elenco dei Paesi che hanno aumentato le loro emissioni negli ultimi 17 anni, e soprattutto è una di quelle che, a differenza della stragrande maggioranza del mondo, continua imperterrita ad aumentare il proprio tasso d’inquinamento. Mentre gli altri Paesi, a parte qualche forte inquinatore come la Cina, e a sorpresa anche la Spagna, subiscono più o meno dei cali nelle emissioni, l’Italia ha una linea in costante crescita, anche se di poco di anno in anno, riportando un +5,2% delle emissioni rispetto all'”annozero” dell’ambientalismo, e cioè il 1990.

E’ vero che si vuole che gli Stati Uniti riducano le proprie emissioni quanto l’Unione Europea, o quasi, ma sorprendentemente gli States hanno già cominciato, senza volerlo (o senza saperlo) un declino rispetto a quel periodo. Rispetto al 1990 nel 2007, anno di riferimento degli ultimi dati completi, gli Stati Uniti hanno registrato un -1,8%. Un buon inizio. Ma meglio di tutti hanno fatto la Russia (-23,8%), e addirittura i Paesi dell’Est Europa, forse spaventati dal disastro di Cernobyl, che hanno ridotto le loro emissioni fino ad un massimo del 52% della Lituania.

Bene anche l’Unione Europea, la quale nonostante ospiti nazioni come quelle già citate, che continuano ad inquinare, può registrare un -7,8%, trainato dai soliti Paesi del Nord Europa, Francia, Germania e Regno Unito.

Non c’è dubbio che le temperature continueranno a salire, il prossimo anno rischiamo di rimpiangere di non aver trovato una soluzione a Copenaghen. L’anno prossimo avremo l’incontro in Messico, poi un altro nel 2011. Sperando che stavolta si riesca a trovare una soluzione, e vedere quegli indici abbassarsi il più possibile.

Qui il link al sito.

[Fonte: Cleantechnica]

3 commenti su “Ecco la mappa dell’inquinamento nazione per nazione”

Lascia un commento

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.