La prima mappa dell’altezza delle foreste è targata Nasa ed è frutto della raccolta dati di tre satelliti: ICESat, Terra e Aqua. Gli alberi più alti del mondo svettano nell’ovest del Nordamerica e nel sud est asiatico. Più basse sarebbero invece le foreste europee e quelle asiatiche. Al primo posto campeggiano le foreste di sequoie, e non è una sorpresa, con circa 40 metri di altezza media e con un ampio scarto sulle foreste tropicali e sulle querce ed i faggi europei che si attestano a soli 25 metri.
C’è più che voler stabilire l’altezza delle foreste in queste rilevazioni, l’obiettivo è infatti andare a fondo e monitorare il ciclo del carbonio, per scovare i 2 miliardi di tonnellate che mancano all’appello ogni anno. Come spiega Michael Lefsky, della Colorado State University, sulla rivista Geophysical Research Letters:
Ogni anno l’uomo produce 7 miliardi di tonnellate di carbonio, soprattutto sotto forma di CO2: 3 miliardi restano in atmosfera, mentre 2 sono assorbiti dagli oceani. Il resto potrebbe essere sequestrato proprio dalle foreste, ma per capirlo dobbiamo avere un’idea esatta di quanta biomassa esiste sul pianeta, e la mappa può essere molto utile in questo.
[Fonte: Ansa Ambiente&Energia]
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