Dopo la nuova, terribile ondata di maltempo non ancora conclusa, il ministro Orlando torna a parlare di dissesto idrogeologico, di sicurezza del territorio e di prevenzione, indicando 4 azioni da compiere subito, con la massima urgenza.
Il maltempo nel Lazio, in Toscana e non solo ha nuovamente messo in ginocchio la capitale e l’Italia più in generale. Il ministro dell’ambiente Andrea Orlando è di recente intervenute per indicare alcune azioni da compiere con la massima urgenza e che possono effettivamente essere portate a termine nell’arco di alcune settimane.
Il ministro Orlando ha sottolineato come risulti fondamentale
[1] chiudere entro metà febbraio il confronto con le Regioni per individuare le priorità da affrontare immediatamente con i fondi di coesione e sviluppo; [2] attivare al più presto i fondi già stanziati nelle contabilità speciali e a disposizione dei commissari; [3] approvare quanto prima la legge sul consumo del suolo, […]; [4] approvare infine il collegato ambientale, soprattutto nelle parti che prevedono il riassetto della governance delle strutture che si occupano di dissesto idrogeologico.
Lo scopo è chiaro: porre un freno al dissesto idrogeologico del nostro paese, mettere in sicurezza un territorio che anno dopo anno e mese dopo mese si rivela sempre più fragile e incapace di reagire alle condizioni atmosferiche difficili. Si parla da una vita di misure contro il dissesto idrogeologico, a spulciare le infinite dichiarazioni rilasciate in merito si direbbe che sono tutti d’accordo nel volere nuovi interventi, ma questi ultimi, alla fine, non arrivano.
Come ha ricordato lo stesso ministro in merito alla fondamentale legge contro il consumo di suolo (il punto 3 sopra citato), si tratta di una misura assolutamente cruciale, che adesso è finalmente pronta per essere discussa in Parlamento dopo un’interminabile giacenza in conferenza delle regioni.
Bene le indicazioni di Orlando: quattro punti concreti su cui lavorare e da portare a termine nel giro di poche settimane. Il maltempo di questi giorni ha ricordato a tutti, ancora una volta, il disperato bisogno di agire contro il dissesto del territorio: ci auguriamo che questa volta potremo vedere attuate, una buona volta, alcune misure concrete e di spessore.
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