Si svolgerà il 21 dicembre 2012 la prossima riunione del governo al CIPE (Comitato Interministeriale di Programmazione Economica) per contrastare i cambiamenti climatici, per la messa in sicurezza del territorio e per prendere reali provvedimenti al maltepo. La discussione e l’eventuale delibera per decidere gli agromenti e gli interventi più urgenti era stata fissata già per oggi pomeriggio, prima del Consiglio dei ministri, ma è stata poi rinviata a lunedì 17 dicembre.
Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini già aveva predisposto il piano strategico per la messa in sicurezza del territorio, per la gestione sostenibile delle risorse, per contrastare i cambiamenti climatici, all’indomani della Conferenza di Doha, che si è svolta di Qatar la settimana scorsa, dove molto si è discusso. Sia per i Paesi più ricchi, sia per quelli in via di sviluppo nel summit mondiale i leader sono giunti ad un piano d’intesa umanine ed ora spetta ai singoli governi dare avvio alla serie di cambiamenti ed investimenti per raggiungere gli obiettivi fissati. Nel nostro Paese tra le questioni ambientali più urgenti vi sono la messa in sicurezza del territorio fortemente compromesso e danneggiato dal maltempo dell’ultimo mese.
Dei circa 2,5 miliardi di euro stanziati ogni anno, per i prossimi quindici anni; la maggior parte andranno in strategie di difesa del territorio da alluvioni e cambiamenti climatici. La firma di un disegno di legge, all’indomani delle frane e degli smottamenti dovuti alle forti piogge autunnali, vieta di costruire nuove abitazioni nelle zone ad alto rischio idrogeologico; così come obbliga per le costruzioni più esposte un’assicurazione contro gli eventi meteorologici. Molti interventi riguardano anche la messa in sicurezza delle coste e delle lagune, il recupero dei terreni abbandonati, alcune delle misure precauzionali contro gli incendi che prevedono, tra le altre, la raccolta del legname per produrre biomassa.
[Fonte: Ansa]
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