Estate tempo di spiaggia, tempo di mare. Ma in vacanza non dimentichiamoci mai di sentirci un po’ come degli “ospiti” e di trattare i litorali puliti un po’ come faremmo con il divano di un amico. Cosa c’è di più incivile e sporco delle cicche di sigaretta sotterrate nella sabbia o che galleggiano nell’acqua in cui facciamo il bagno?
A parte la mancanza di igiene e il fastidio che si prova a ritrovarsele tra i piedi o sotto l’asciugamano, anche se siete in vacanza, vi ricordiamo che fumare fa male a voi e a chi vi sta intorno e aggiunge altro stress ai polmoni già provati tutto l’anno dall’aria inquinata di città e dalle emissioni di CO2 presenti nell’atmosfera. Inoltre i mozziconi di sigaretta ci mettono da uno a cinque anni per degradarsi.
Comunque, se proprio dovete fumare e non sapete rinunciare alle bionde, trattenetevi per lo meno dall’inquinare le spiagge e il mare. A questo proposito l’associazione ambientalista Marevivo ha lanciato una campagna, dal titolo già di per sè emblematico: Ma il mare non vale una cicca? Per contrastare l’abbandono delle cicche di sigaretta l’8 ed il 9 agosto prossimi verranno distribuiti sulle spiagge di tutta Italia dei posacenere portatili e un pieghevole di sensibilizzazione. Come spiegano a Marevivo:
La campagna nasce per contrastare la pessima abitudine di gettare mozziconi di sigarette dovunque ci si trovi, mare, montagna, città, e sollecitare comportamenti ecosostenibili. Ogni anno migliaia di rifiuti vengono abbandonati sulle spiagge o gettati in mare, per distrazione, disinteresse e spesso per l’assoluta inconsapevolezza delle conseguenze che ne possono derivare. I mozziconi di sigarette, con il loro contenuto di catrame e nicotina e il filtro, che impiega da uno a cinque anni per degradarsi, ammontano al 37% dell’immondizia raccolta nel Mar Mediterraneo, secondo dati dell’Unep, il programma ambiente delle Nazioni Unite.
[Fonte: Ansa Ambiente]
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