Il primo posto del concorso Land Art Generator Initiative è stato assegnato a Lunar Cubit, il progetto del team del newyorkese Robert Flottemesch, con Adrian P. DeLuca, Johanna Ballhaus e Jen DeNike. Il premio come miglior progettazione di opere d’arte pubbliche generanti energia rinnovabile è stato annunciato in occasione del vertice mondiale sulle risorse energetiche del futuro, il World Future Energy Summit, che si è tenuto ad Abu Dhabi.
Il concorso, alla sua prima edizione, ha reso possibile la trasformazione dell’arte in energia pulita, e viceversa perché l’opera architettonica è in grado di trasformare la luce solare in energia che fornirà elettricità a 250 famiglie della cittadina di Masdar, nel deserto.
Lunar Cubit sono nove piramidi di vetro, acciaio e pannelli solari. Qualcuno le ha già ribattezzate “i diamanti neri del deserto”. L’ambizioso progetto racchiude in sé l’arte più antica, quella delle piramidi, con la più moderna tecnologia. Le piramidi sono tutte diverse tra loro per dimensioni e per inclinazione perché rappresentano otto diverse fasi lunari e formano un cerchio attorno ad una nona piramide, la più grande di tutte. Le pareti delle piramidi sono ricoperte di pannelli solari e di LED che splendono in modo da essere inversamente proporzionali alla luminosità della luna: la luce è minima quando la luna è piena, al contrario l’illuminazione è massima quando il satellite non è presente. L’ingegnosità del team di New York non è solo questa: il calendario arabo non si basa sulla rotazione solare, ma sulle fasi lunari per cui la centrale solare Lunar Cubit funge anche da calendario all’aperto, spettacolare, e immenso.
Come ha spiegato l’artista e ingegnere solare Flottemesch
Lunar Cubit è una grande installazione artistica in vetro, acciaio e pannelli solari di silicio amorfo, che prevede la costruzione di otto piramidi in cerchio, con al centro una piramide più grande. Tutte sono realizzate in scala, o meglio in proporzione rispetto alla grande piramide di Cheope a Giza. Ricoperte di pannelli solari, le piramidi funzionano come una centrale solare durante il giorno.
Di notte invece Lunar Cubit mostra il suo intero splendore illuminandosi in modo inversamente proporzionale alla luminosità della luna,
con un equilibrio che fa riferimento anche a quello che intercorre nell’universo tra l’elemento femminile, simboleggiato dalla luna, e quello maschile, simboleggiato dalla piramide.
[Fonti: Informazione; jacktech; daily]
[Foto: jockohomo; zedomax; gizmag]
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