La Cina viene spesso accusata di non fare abbastanza per ridurre l’anidride carbonica e le altre emissioni inquinanti delle sue fabbriche alimentate da centrali elettriche a carbone. Ma un nuovo rapporto suggerisce che il Paese sta facendo molto più di altri per affrontare i cambiamenti climatici. O almeno più di quello che gli viene attribuito. In realtà, i suoi standard ambientali superano addirittura quelli degli Stati Uniti in alcune misure fondamentali.
Il World Resources Institute (WRI), un rispettato osservatore ambientale con sede a Washington DC, dice che la Cina è sulla buona strada per raggiungere il suo obiettivo principale sul cambiamento climatico, che è un 20% di riduzione dell’intensità energetica (la quantità di energia utilizzata per ogni dollaro di prodotto interno lordo) entro la fine del prossimo anno. Tagliare l’intensità energetica dell’economia cinese in questo modo porrà un freno alla crescita delle emissioni nazionali di biossido di carbonio.
Secondo il rapporto, la Cina sta anche facendo buoni progressi verso l’obiettivo di generare il 15% della sua energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2020. Entro la fine del prossimo decennio avrà 150 gigawatt di potenza eolica installata, oltre cinque volte il livello attuale degli Stati Uniti, ed una casa su 10 ha già i pannelli solari, con un tasso di crescita del 20% all’anno.
Le centrali elettriche alimentate a carbone sono anche più efficienti rispetto a quelle degli Stati Uniti. L’efficienza termica delle stazioni americane (la frazione di calore trasformata in energia elettrica) è stata stabilizzata poco sotto il 33% nei primi anni del 1960. Ma l’efficienza delle centrali cinesi è in costante aumento e supera ormai il 35%.
Il WRI ha detto che i progressi della Cina mostrano che il Paese sta facendo sul serio nella lotta ai cambiamenti climatici e che la sua riluttanza a fissare un tetto alle sue emissioni, non dovrebbe essere un ostacolo alla collaborazione internazionale. Si legge sulla relazione:
La Cina sta compiendo notevoli progressi nel controllo delle proprie emissioni di gas. La collaborazione Stati Uniti-Cina nella mitigazione dei cambiamenti climatici si basa sulla comprensione che ogni Paese deve avere nei confronti dell’altro, e nel trovare soluzioni creative quando tali approcci non si allineano.
Fonte: [New Scientist]