LIPU come ogni anno rinnova il suo impegno contro il bracconaggio e questa volta si rivolge ai cagliaritani e li invita a non mangiare le Grive per il Natale, ossia i tordi, ingrediente prelibato per il piatto, illegale, Pillonis de Taccula. L’appello è lanciato da Fulvio Mamone Capria, presidente LIPU Birdlife Italia che denuncia
A livello nazionale e internazionale la strage che avviene ogni anno nelle montagne intorno a Capoterra, nel Basso Sulcis, dove centinaia di migliaia di uccelli migratori come tordi, merli, pettirossi, capinere, fringuelli, vengono catturati con reti e trappole per finire sulla tavola dei cagliaritani.
I volontari della LIPU con l’ausilio del Comando provinciale dei Carabinieri stanno battendo i boschi della Sardegna meridionale del Sulcis e del Sarrabus, finora solo oltre 500 le trappole e 4 i lacci metallici rimossi posizionati dai cacciatori di frodo. Come informa Giovanni Malara, responsabile nazionale antibracconaggio LIPU
Siamo già operativi con il Campo antibracconaggio Basso Sulcis. Abbiamo predisposto controlli e segnalazioni all’Autorità guidiziaria che hanno già consentito il sequestro di migliaia di trappole e la denuncia di alcuni bracconieri. Il danno alla biodiversità è enorme e non quantificabile. Occorre che ci sia una reazione da parte della gente, in modo che si eviti di acquistare questi uccelli catturati con mezzi illegali.
La LIPU ha chiesto un incontro al Prefetto di Cagliari per attivare il maggior numero di forze di Polizia giudiziaria per prevenire e contrastare la cattura illegale di avifauna selvatica, in violazione delle legge 157/92 e della legge 189/2004 sul maltrattamento degli animali. E ha inoltre segnalato le minacce, atto gravissimo, ai volontari già giudicate dal presidente Mamone Capria
Inaccetabili da parte di chi non solo viola la legge ma pensa di essere impunito
lui stesso vittima, lo scorso anno, di aggressione e ferimento. Il danno compiuto dai bracconieri non riguarda solo la biodiversità di quest’area della provincia di Cagliari, ma anche il futuro del Sulcis come luogo turistico lontano dal turismo di massa e ancora incontaminato e meraviglioso.
[Fonte e foto: LIPU]
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