L’inquinamento ambientale uccide e fa registrare in Italia un record davvero poco edificante: più di 80mila persone perderebbero infatti la vita ogni anno a causa degli elevati livello di inquinamento nell’aria che metterebbero a repentaglio la salute.
E a farne le spese sarebbero le persone costrette a respirare aria inquinata soprattutto in alcune zone di Italia che, guarda caso, corrispondono anche a quelle industrialmente più evolute: ci riferiamo per esempio alla pianura padana, quella che a livello di industrie è il motore trainante dell’Italia ma che farebbe anche registrare numeri davvero da brivido. Brescia, Monza, Milano e Torino le zone più colpite con il Belpaese che purtroppo vince la classifica delle morti premature a causa dell’inquinamento ambientale.
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Dietro l’Italia sia piazza l’evoluta Germania con 72.000 morti premature in totale, di cui 59.500 attribuibili al particolato. Ancora dietro Francia, con 52.600 morti premature, e Inghilterra con 52.430). E stando ai dati resi pubblici dall’Agenzia europea dell’ambiente, gli inquinanti più pericolosi per la salute dell’uomo sarebbero il particolato (PM), l’ozono troposferico (O3) e il biossido di azoto (NO2). Tutti materiali che, se diffusi nell’aria e respirati, metterebbero a repentaglio la salute di ciascun individuo che alla lunga soccomberebbe.
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Insomma una situazione davvero drammatica per l’Italia che, solo nel 2012, avrebbe fatto registrare numeri da brivido con 84.400 morti premature di cui ben 59.500 causate dalle polveri sottili; 3.300 quelle provocate dall’ozono troposferico e 21.600 dal biossido d’azoto.
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