Gli studiosi della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) non conoscono ancora il motivo che ha spinto 1.300 leoni marini malati a cercare la morte lungo le coste della California meridionale. Dall’inizio dell’anno si è registrato un vero e proprio record per gli spiaggiamenti di questi mammiferi marini
La situazione è molto grave dal punto di vista ambientale e il fatto che gli scienziati non sappiano il motivo di queste morti è ancora più grave perché non si può intervenire e prevenire, laddove fosse possibile, lo spiaggiamento di altri leoni marini. Dallo studio pubblicato su Live Science, i leoni marini che hanno trovato la morte lungo le coste della California dalla Contea di San Diego a quella di Santa Barbara, sono principalmente cuccioli nati la scorsa estate, trovati in stato di forte malnutrizione. Alcuni cuccioli pesano circa 10-12 kg, ossia ben 9 kg in meno della media poiché alla loro età dovrebbero pesare più di 22 kg.
Dal mese di gennaio 2013 si registrano esattamente 1.293 spiaggiamenti di leoni marini, 459 solamente nella Contea di Los Angeles. A detta degli esperti c’è solo un caso precedente a questo spiaggiamento di mammiferi marini che risale al 1998 e che fu causato dall’aumento delle temperature dovuto al passaggio de El Nino. Il passaggio del tornado infatti può causare la diminuzione della risalita di acqua fredda, ricca di sostanze nutritive per i pesci che poi vengono mangiati a loro volta dai leoni marini. Se nel 1998 il fenomeno fu giustificato in questo modo, per lo spiaggiamento di questi ultimi mesi, non ci sono ancora ipotesi plausibili. Gli scienziati sperano che le ricerche compiute sui campioni di sangue raccolti tra i leoni marini spiaggiati, possano dare qualche risposta. Si pensa in effetti alla presenza di malattie infettive o ad alghe tossiche. Ma solo un’analisi più accurata potrà stabilire la cause della morìa ti tutti questi esemplari di leoni marini.
[Fonte: Ansa]
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