Si ispira ad un modello estetico di Leonardo Da Vinci, capostipite indiscusso del genio e dell’inventiva italiana, la centrale solare che sarà costruita dall’Enel a Firenze.
Il progetto, che partirà nel 2009, prevede la realizzazione di una struttura, alquanto imponente, a forma di diamante, con un diametro largo circa otto metri, ricoperta di ben 38 pannelli fotovoltaici di silicio policristallino.
La centrale solare fiorentina verrà installata nel Parco mediceo di Villa Demidoff a Pratolino e avrà come principale scopo quello di rifornire il Parco dell’energia elettrica necessaria alla sua illuminazione durante la notte, nonchè al suo fabbisogno energetico nel corso del giorno. Ma in cosa si può ricollegare questa straordinaria opera a Leonardo da Vinci? Sostanzialmente nella forma. La linea geometrica dell’impianto fotovoltaico ricorda infatti il duodecedron elevatus, uno dei poliedri che il genio fiorentino aveva disegnato per il De divina proportione dell’amico Luca Pacioli, correva l’anno 1498.
La pianta della centrale ha però un’altro modello, molto più recente, ma non meno illustre, quello delle cupole geodetiche di Buckminster Fuller, maggiore esponente di quella che è stata definita l’architettura utopica americana.
La progettazione della centrale solare del Parco Mediceo di Villa Demidoff si deve all’impegno della ricerca Enel che ha lavorato alla sua ideazione in collaborazione con i ricercatori della Facoltà di Ingegneria dell’universita’ degli studi di Pisa.
Per chi non resistesse alla voglia di osservare il duodecedron attualizzato ai giorni nostri, senza dover aspettare la’nno che viene, già dai prossimi giorni sarà disponibile la miniatura del diamante in esposizione al Museo Ideale Leonardo da Vinci (Firenze). Il genio di Leonardo continua ad ispirare e a fornire preziosi suggerimenti, anche oggi, a distanza di secoli. La pensa così il direttore del Museo, Alessandro Vezzosi:
Si tratta di un’occasione che permettera’ di far conoscere il genio artistico e tecnologico che nei secoli continua a trovare espressioni nuove e sempre originali.
[Fonte: Ansa]