I primi risultati nella battaglia di Greenpeace all’inquinamento prodotto dagli oggetti tecnologici stanno arrivando. Cominciata nel 2006, la ricerca, nonché la pressione dell’associazione ambientalista sulle case produttrici, ha ottenuto di anno in anno dei risultati sempre migliori. L’ultimo aggiornamento, quello dello scorso anno, riportato anche su Ecologiae, riportava soltanto tre aziende virtuose (che raggiungevano appena la sufficienza) a livello mondiale, mentre tutte le altre si interessavano poco o per nulla dell’ambiente.
Ma l’ondata verde che ha colpito tutti i settori della nostra vita quotidiana ha contagiato anche loro, e i risultati di quest’anno sono incoraggianti. La ricerca si basa sull’uso di sostanze chimiche pericolose nei prodotti tecnologici come PVC, ritardanti di fiamma, berillio, ecc; sul consumo di energia elettrica, valutato rispetto allo standard Energy Star; sulla durata, capacità di riciclo e l’uso di materiale riciclato; sul periodo di garanzia e la valutazione dell’energia utilizzata durante la produzione. Un bel pò di criteri a cui non era facile rispondere positivamente.
I risultati dello studio vengono suddivisi in quattro diverse categorie: desktop, notebook, cellulari, più una categoria unica per smartophone e palmari. Il primo dato positivo che si percepisce è la presenza di molte aziende tra quelle virtuose, ben 6 a differenza delle 3 di 365 giorni fa. Un altro dato importante è che i punteggi si sono elevati. Mentre lo scorso anno a malapena la prima in classifica (Sony-Ericsson) superava la sufficienza (5,1 su una scala da 1 a 10), quest’anno la prima in classifica raggiunge i 6,9 punti, un ottimo punteggio.
Nella classifica generale l’azienda più virtuosa quest’anno è la Lenovo, in special modo grazie ai monitor con pochi agenti chimici. Secondo posto per Sharp, seguito da Samsung, Nokia e HP. Se dovete decidere di acquistare un computer fisso (desktop), spero teniate presente che il punteggio migliore è stato assegnato al Lenovo ThinkCentre 58/M58 p con 5,88 punti. Molto buoni anche il Fujitsu Siemens Esprimo E 7935 e il Dell Studio Hybrid.
Tra i notebook la palma di migliore è stata assegnata al Toshiba Portege R600, mentre appena sotto si posizionano l’Hewlett Packard Elitebook 2530p e un altro computer Lenovo, l’X300. La gara tra i cellulari la vince la Nokia. L’azienda scandinava ottiene il primo posto tra gli smartphone con il 6210 Navigator e il terzo posto tra i cellulari classici con il 3110 Evolve. Tra i vecchi modelli però il migliore è il Samsung SGH-F268, seguito dal Motorola MOTORAZR V9. Tra i palmari bene anche il Sony Ericsson G900 che però perde il primato dello scorso anno, seguito dall’Hewlett Packard iPAQ 910.
I punteggi più alti vanno ai monitor, ancora Lenovo (L2440x wide) e il Fujitsu Siemens SCENICVIEW P22W-5 ECO, e al televisore Sharp LC-52GX5. Non ci si deve però adagiare sugli allori. Tanta strada è stata fatta e tanta ce n’è ancora da fare. E’ un piacere vedere che anche le multinazionali tecnologiche si sono adeguate ai prodotti ecologici, ma il bersaglio dei 10 punti è ancora lontano.
Nexso 11 Gennaio 2009 il 8:04 pm
E per chi come me, adora scegliersi i pezzi dei pc?
Sull’alimentatore credo che Corsair vada bene.
P.S. La ragazza nella foto ha indossato la maglietta alla rovescia?
Paola Pagliaro 11 Gennaio 2009 il 8:18 pm
😀 mi hai fatto morire dal ridere con la storia della maglietta alla rovescia…
Nexso 11 Gennaio 2009 il 8:38 pm
@ Paola Pagliaro:
Sono felice per te.
Marco Mancini 11 Gennaio 2009 il 9:31 pm
non saprei, ora mi chiedi troppo, comunque penso che la classifica valga anche per i singoli pezzi. Se pensi che la bontà del prodotto è data dal fatto che utilizza materiali non inquinanti, penso che sia più o meno la stessa cosa