La normativa circa il divieto del cosiddetto inchino delle grandi navi è stato oggetto del Consiglio dei Ministri, a poco più di una settimana dal naufragio della Costa Concordia. Si è convenuto di realizzare un decreto interministeriale che tuteli le coste di pregio naturalistico del Paese; mentre per la situazione nell’isola del Giglio è stato dichiarato lo stato di emergenza.
Si dovrà rispettare un limite di tre miglia dalla costa per le navi cargo con trasporti pericolosi. Le aree interessate saranno le zone protette come il Canale di Piombino e Venezia. Per la città della Laguna è previsto un limite di tonnellaggio nel Bacino di San Marco e una distanza di sicurezza di due miglia nella Laguna tra le navi in transito. Per le restanti aree protette italiane verranno pubblicate delle linee guida per le Capitanerie di Porto. Atra interessante opzione che verrà inserita nel decreto interministeriale riguarda l’introduzione di un doppio scafo per le grandi navi passeggeri, ora obbligatorio solo per le petroliere, per ridurre al minimo i rischi per l’ambiente qualora la nave subisca naufragi o avarie in mare.
[Fonte: Ansa]
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